ARCHIVIO ANTICHI VELIERI

ELENCO NUMERICO 2                                                                             ELENCO ALFABETICO


                                                          

B025.                       RICCA GENOVA       

Proprietà privata
Autore: Marcello Bozzo - Email:
bozzo@agenziabozzo.it

DATI ANAGRAFICI DEL VELIERO:

 TIPO:                                          Nave poi bap
 ANNO DI COSTRUZIONE:    1875 c
CANTIERE:                               Cadenaccio di SESTRI Ponente
 STAZZA:                                    676 t
 ARMATORE:                           Cap. Filippo Bozzo
 PORTO DI ARMAMENTO:  Genova
 ASSICURAZIONE:                  Mutua Assicurazione Marittima Camogliese
 VALORE ASSICURATO:       £ 200.000
 CAPITANO:                             Filippo Bozzo

NOTE SUL VELIERO:

L'Armatore camogliese Cap. Filippo Bozzo fece costruire questo grande bastimento per dedicarlo al trasporto dei passeggeri al Plata ed al Pacifico.

Cap. Filippo Bozzo aveva assistito in cantiere alla costruzione di questo alcione del mare.

E l'aveva voluto di forme snelle e fini, con un'alberatura slanciata e maestosa. L'aveva dotato delle vele cosiddette di caccia, onde renderlo ancora più veloce.

Era, a detta dei competenti, il bastimento più bello e più veloce delle due Riviere e poteva rivaleggiare con il famoso "Cosmos" dei Frassinetti di Genova. Era un bastimento che onorava Camogli e l'Italia.

Costo del bastimento £ 220.000 delle quali 200.000 assicurate dalla Mutua Marittima Camogliese.

Aveva un salone centrale assai signorile contornato da sedici lussuose cabine
a due posti di prima classe e spazio per 300 emigranti in corridoio.

Tariffe passeggeri 1.800 lire oro da Genova al Plata per la classe e £ 600 per gli emigranti.

A metà novembre del 1866 fece il viaggio inaugurale salpando da Genova per Montevideo  dove giunse in ventinove giorni, ritornando subito a Genova con passeggeri e carico generale e nuovamente salpò al completo di passeggeri e merci per Montevideo, passando il Capo Horn in zavorra per Callao e le Chinchas dove caricò per New York sempre per Capo Horn, e da lì caricò latte di petrolio per Genova.

Dopo la prima felicissima crociera il Cap. Bozzo si ammalò gravemente e dovette cedere il comando.

La seconda crociera non fu celere come la prima, ma in complesso buona.

Il terzo viaggio segnò lo stesso itinerario fino alle isole del Pacifico con scalo a Mauritius e passando ancora il Capo Horn dove, sorpreso da un fortunale e gravemente avariato, appoggiò a Rio de Janeiro ove fu abbandonato alla Mutua Camogliese, la quale lo aveva assicurato per 200 mila lire*.

In seguito la Mutua vendette il bellissimo veliero ad un Capitano inglese per la somma di £ 92.500, beninteso nello stato in cui si trovava.

In seguito lo scafo venne venduto come pontone per una somma pari a 18.500 lire.
_____________________________________
  

* Se una nave rimontava il Capo Horn da levante incappava nei venti contrari che, cambiando sempre direzione, richiedevano altrettanti cambiamenti di rotta con tutte le difficoltà di manovrare la velatura in un mare sempre agitato. Se invece si doppiava il Capo da ponente, ossia a favore di vento, era altrettanto difficile poiché la nave tutta invelata doveva essere più veloce delle onde di poppa che la spingevano sollevandola e rischiando di sommergerla mettendo il veliero di traverso, rovesciandolo. Al Capo Horn il tempo è di norma brutto ma è più cattivo da dicembre a marzo, mentre nei mesi di Aprile Maggio e Giugno è relativamente un po' meno burrascoso.
E di ciò i naviganti ne tenevano conto per quanto potevano.