095.               IL RETIFICIO        
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
 Epoca:  anno 1938-40

Fotografo: sconosciuto

Orgoglio e vanto cittadino, fabbricavano e spedivano reti in tutto il mondo e, soprattutto, dettero lavoro a generazioni di camoglini contribuendo grandemente all'economia della città.

Il loro primato consisteva, oltre che nella buona qualità del prodotto (garantivano una durata doppia rispetto alla concorrenza), nell'investimento in ricerca tecnologica: il Retificio Riccobaldi aveva tra l'altro inventato macchine che facevano le maglie con speciali nodi che ne impedivano la smagliatura in caso di strappo.

Questa qui fotografata è una di quelle macchine.

Poi arrivarono i giapponesi che, con reti più scadenti, ma dal prezzo decisamente inferiore, misero in crisi le manifatture sino a costringerle alla chiusura.

Il più piccolo cessò l'attività negli anni '60; il secondo resistette ancora una ventina d'anni e poi chiuse i battenti come manifattura per trasformarsi in società di trading.

Un'immagine esterna dell'edificio del Retificio Giudice alla scheda N° 1590.

Altro telaio del Retificio Fratelli Riccobaldi alla scheda N° 1615.