ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA

1036.            PORTOFINO             
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
VILLA ALTACHIARA

Epoca: anno 1905 c


Origine: cartolina Edizioni Vierbücher, Milano      Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Villa Altachiara al tempo in cui, nel decennio precedente la prima guerra mondiale, vi fu frequente ospite Guglielmo II°, ultimo Re di Prussia ed ultimo Imperatore di Germania († 1918).

La villa oggi consta di 35 stanze poste su tre livelli per 1200 mq, dispone di piscina, una pista per elicotteri ed è circondata da un parco di 35 mila metri quadrati.

Venne fatta costruire nel 1874 da Henry Herbert quarto lord Carnarvon per il figlio George Edward Stahnope Malyneux Herbert, quinto Lord Carnarvon, magnate inglese dalla salute cagionevole in quanto, rimasto gravemente ferito in gioventù dopo un incidente con la sua auto da corsa, ebbe danni permanenti alle gambe ed ai polmoni ed i medici gli consigliarono climi più miti di quelli inglesi.

Porchy, come era soprannominato dai concittadini in qualità di barone di Porchester di Highclere (che tradotto in italiano significa Altachiara), divenne così un egittologo ed iniziò a finanziarie le campagne archeologiche in Egitto.

Nel novembre del 1922 la sua spedizione, diretta dall’archeologo Howard Carter, scoprì l’unica tomba della Valle dei Re non ancora depredata: il sepolcro di Tutankhamon, il faraone bambino, con tutto il suo corredo funebre intatto.

“Il faraone è stato svegliato dal suo sonno eterno e la maledizione ricadrà su coloro che hanno violato il suo riposo” sta scritto sulla sua tomba.

A pochi mesi dalla clamorosa scoperta, Lord Carnarvon morì in un ospedale cairota per un'infezione causata da una puntura di insetto mentre alloggiava all'Hotel Savoy Continental del Cairo.

Si dice che dalla profanazione della tomba avrebbe origine la maledizione che affligge la dimora, luogo della progettazione della spedizione: poco tempo dopo una giovane nipote di lord Carnarvon precipitò sulla scogliera da una rampa di scale e morì.

Nel dopoguerra un banchiere che prese la villa in affitto finì in bancarotta.

Nel 1968 la villa venne acquistata dal “re degli elicotteri”, il Conte Corrado Agusta.

Il Conte morì di malattia nel 1989 all'età di 66 anni, dopo essersi separato dalla moglie Francesca.

La vedova Francesca Vacca Agusta ottenne la villa ma l’8 gennaio 2001 in una notte di burrasca precipitò in mare dalla scogliera morendo tragicamente all'età di 58 anni.

Il corpo senza vita della contessa fu ritrovato tre settimane dopo, il 22 gennaio, a ridosso di una scogliera a Cap Benat, tra Marsiglia e Tolone, a 200 miglia n (370 Km) da Portofino.

Il popolo di Portofino pensa, ma solo nel suo intimo, che Altachiara sia la villa del faraone risvegliato dal suo sonno eterno e chi la tocca rischia di morire.

Vedremo...

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