1829.
PALMASECCA
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NOTE:
"Dintorni
dello scalo" dice la didascalia. Sia le case a sinistra della foto che quelle subito dietro, delle quali si vedono gli ultimi piani ed i tetti, erano le costruzioni che si trovavano dove ora è l'attuale Piazza Amendola (nota anche come Palmasecca) e l'odierno Largo Ido Battistone, sul quale sino a non molto tempo fa vi era lo stabile del Mercato Coperto. La zona era piuttosto umida e le case, col tempo, erano divenute malsane. Il Municipio decise di abbatterle. Così fu fatto e la loro demolizione terminò con la realizzazione delle piazze, nel 1907. Davanti a queste case esisteva, più o meno dal 1820, un piccolo cantiere navale specializzato nella costruzione di gozzi da pesca, uno dei quali si intravede in basso al centro. Quando i gozzi erano finiti, percorrevano l'ultimo tratto rettilineo della Salita San Fortunato per venire varati nel piccolo scalo a fianco della Mancina. Prima del cantiere il luogo era chiuso da un recinto con una tettoia ed utilizzato come prigione. Veniva chiamato Giardino di Contenzione. Dietro il capannone del cantiere si vede la salita della Rampa ed il portico che dà sulla Via Vittorio Emanuele II, l'odierna Via della Repubblica. |
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