2325.    PIAZZA DEL TEATRO     
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: anno 1890 c

Origine: cartolina a colori                 -                  Fotografo: sconosciuto

A sinistra si notano i due binari di intersezione che si riuniscono in uno solo davanti al serbatoio dell'acqua per le locomotive (ancora intatto oggi), poco prima dell'ingresso nella galleria da e per Santa Margherita,  ancora a binario unico.

Dopo il magazzino delle merci (anch'esso ancora oggi lì al suo posto) al di là della staccionata, vi era una valletta attraversata da un paio di ruscelli affluenti del Rio Gentile.

Su questa valletta insistevano un paio di casette rustiche abitate da alcune famiglie di contadini che ivi coltivavano alcuni piccoli campi. Essa era attraversata da un terrapieno che sosteneva la strada che dalla Via XX Settembre portava sino alla Piazza del Teatro, realizzata insieme all'edificio una quindicina di anni prima della fotografia (si vede che è ancora fresco e nuovo).

In seguito allo scavo della seconda galleria ferroviaria, che corre parallela alla prima, avvenuto durante la prima guerra mondiale, i detriti rocciosi estratti furono talmente tanti che con essi venne riempita la valletta creando la vasta piana che oggi corre dal Municipio per tutta la Via Bettolo.

I contadini furono allontanati e le loro casette furono sommerse insieme ai campi sotto qualche decina di metri di sassi.

I detriti continuarono tuttavia ad essere estratti giorno e notte per molto tempo. Essendo formati da roccia pura, venne deciso di gettarli a mare per favorire il ripascimento della esile spiaggia: fu creata una lunga passerella che attraversando la valle, trasportava con vagoncini su rotaia il materiale per rovesciarlo in mare nei pressi della Villa Franca (ora Cenobio dei Dogi).

Fotografie dei tecnici delle Ferrovie alle schede N° 287, 288.
Immagini della passerella alle schede N° 370,  371 (il crollo), 381, 743.
La stessa cartolina in versione monocromatica alla scheda N° 2911.