Camogli, il Litorale, la spiaggia, casetta, 1904

Il Litorale di Camogli nel 1904 in una foto ripresa dalla Villa Gentile - De Marini, ora Albergo Cenobio dei Dogi.

A destra, dopo l'angolo del palazzo che apre sul Lungomare, vi è la cisterna dell'acqua civica alla quale, a mezzo della pompa che ora si trova in Fontanella, i cittadini sprovvisti di acqua corrente in casa (all'epoca erano ancora molti) vi attingevano per gli usi domestici.

Generalmente gli uomini erano per mare e dell'acqua se ne occupavano le donne: non era certo una vita facile per loro trascinare ogni giorno secchi d'acqua su per quelle ripide scale!

Subito dopo la cisterna si vede lo spuntone di roccia dove oggi si trova il grande cactus, addossato alla casetta proprio di fronte a quello che attualmente è il mio ufficio (la porta sovrastata da un lunotto), che allora ospitava un'osteria.

Dopo la casetta, dove ora vi è la Rotonda vi era uno spuntone di roccia, chiamato Il Becchello, sopra il quale insisteva un alto muro con un portale in pietra aprentesi su una scala scavata nella roccia stessa che scendeva sino al mare (questa c'è ancora).

Era questo l'imbarco "privato" di una associazione nata nel 1780 tra i pescatori chiamata "Cooperativa degli Zerri" che nel suo magazzino conosciuto come a frixioàja, posto in un magazzino al civico 70, confezionava ed inscatolava il Centracanthus Cirrus per poi imbarcarlo sui rivani e sui brigantini ed inviarlo verso i porti toscani, di Marsiglia e di Malaga.

Nel 1810, improvvisamente com'erano arrivati trent'anni prima, gli zerri sparirono dalle acque di Liguria e nel 1810 la frixioàja cessò l'attività.

Nel 1930 con la costruzione della Rotonda l'alto muro ed il portale scomparvero e la scala a mare venne incorporata nel manufatto.

Dietro ad esso si vede la prima fila di case, con le fondazioni sulla spiaggia, che furono abbattute attorno al 1914 per allargare la Via Garibaldi, sino ad allora per lungo tratto uno strettissimo e buio carruggio.