ARCHIVIO CAMOGLI IERI

2601.   SANTA MARGHERITA    
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1930 c

Origine: archivio                    -                   Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Scarico della sabbia da costruzione nel porto di Santa Margherita.

La cava ed il trasporto della sabbia venivano effettuati da secoli prelevando la ghiaia dai banchi che la corrente formava presso la foce dei fiumi della Liguria e della Toscana.

La qualità migliore era quella prelevata in acqua dolce. La sabbia delle spiagge raramente veniva utilizzata: bisognava lavarla ma i residui di sale in essa contenuti rendevano l'impasto friabile e poco duraturo.

La massa così raccolta veniva setacciata nella misura richiesta dal committente, caricata sui leudi e trasportata dov'egli desiderava.

I leudi erano imbarcazioni ideali per questa attività: barche robuste e panciute, pescavano poco, orziere con buona tenuta del mare, vele latine che necessitavano di poco equipaggio, che in porto venivano tesate a far ombra.

Potevano attraccare dovunque e, all'occorrenza, essere alate sull'arenile con il proprio verricello (se ne vede uno del tipo verticale a proravia del primo leudo, orizzontale nel secondo).

Con queste imbarcazioni i marinai rivieraschi solcavano tutto il Mediterraneo per portare merci o correre in cerca di noli e se ne potevano incontrare in tutti i porti, intenti a trafficare avanti e indietro.

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