2928     NEL  PORTO      
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1914 c

Origine: archivio              -             Fotografo: sconosciuto

Il porticciolo ripreso dal Moletto.

A sinistra la casetta della Capitaneria di Porto con l'arcata sul balcone, successivamente inglobato nell'ampliamento della costruzione.

A destra, l'estremità della torre campanaria non ha ancora l'orologio, che è tutt'ora incastonato sulla poco visibile facciata a nord, sotto le campane (vedi scheda N° 632).

Attorno al 1930 ne verrà messo uno nuovo con quattro grandi quadranti, proprio sotto la cupola, visibile per tutti i quadranti, da terra e dal mare.

Venne dotato di una campana che suona le ore e di una che suona i quarti d'ora. Così da allora nessuno ebbe più scuse per il ritardo.

Fabbricato dalla premiata Ditta Trebino di Uscio, il meccanismo credo che ancora oggi sia lo stesso di allora, sia pure elettrificato.

Ricordo che, negli anni '50, una volta la settimana l'incaricato andava lassù, con la sua grossa chiave apriva l'armadio di legno che conteneva il grande meccanismo e con un maniglione che si portava appresso caricava dapprima l'orologio e dopo le campane delle ore e dei quarti.

Talvolta mi permetteva di seguirlo perché ero affascinato da tutte quelle ruote che giravano muovendosi ritmicamente all'unisono, un dente alla volta, al comando di un grosso bilanciere a farfalla con due pesi agli estremi, che frullando roteava incessantemente ora a destra ora a sinistra.

Quella grande sveglia era molto più interessante del sia pur bellissimo panorama circostante (vedi scheda N° 2940).