Una
cartolina della località Il Mulino di Punta Chiappa realizzata attorno
al 1935 Il frantoio, da
cui la località prese il nome, era situato nell'ala sinistra
dell'edificio vicino alla riva da dove, con un minuscolo imbarcadero, i
leudi caricavano i barili d'olio prodotti per rifornire i mercati dei
paesi limitrofi.
Un po' di storia, tratta da
https://www.puntachiappa.it :
Il borgo del mulino
Il nucleo abitativo principale di Punta Chiappa è un piccolo insieme di
case che si sviluppa intorno ad un antico mulino ad acqua, denominato
per l’appunto il Borgo del Mulino.
L’esistenza di un mulino ad acqua in località Punta Chiappa è stata
documentata fin dal Medioevo. La popolazione, che a quell’epoca abitava
esclusivamente nel vicino borgo di San Nicolò, scendeva al mulino per
macinare grano, cortecce di pino per la tintura delle reti, molitura
delle olive.
Non si hanno, invece, notizie precise relative al piccolo borgo fino al
1863 quando l’intero complesso del mulino fu venduto dalla Marchesa
Elena Remedi a Giuseppe Bozzo.
Dal 1870 alla fine del secolo va, invece, collocata la costruzione, da
parte di Nicolò Bozzo – figlio di Giuseppe – di tre case nei pressi del
mulino e di un’abitazione nelle vicinanze dello scalo di Scogli Grossi
per i suoi quattro figli Davide, Rodolfo, Emanuele e Edoardo.
Il frantoio venne poi dismesso dopo l’ultima guerra.
Nel 1947 Andrea Bozzo (Drin) e sua moglie Luigina aprirono una
trattoria, attualmente è gestita dalla figlia e dalle nipoti di Andrea e
Luigina. |