610.           LA  TONNARA            
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1958 c

Fotografo: Ciotti, Camogli   -   Collezione Giovanni Mibelli

Origine: cortesia di Alberto Guglia, Trieste

Essendo le matasse lunghe alcune migliaia di metri, il lavoro della realizzazione, del suo assemblaggio, carico a bordo, trasporto via mare e calata in posizione non è affatto semplice e necessita di pescatori esperti.

In questa immagine ne viene caricata una parte sul carretto che poi verrà portato sotto bordo, una sezione per volta.

I pescatori sono: da sinistra il Cén (Vincenzo Gelosi) il raìs che comandava tutti; poi c'è Bedda, mio coetaneo che ha sposato una bella ragazza negra figlia di un grande capotribù del Congo; di spalle Lorenzo Viacava Loren detto anche O Scrollìn (dal genovese scrollà, scuotere, ossia "colui che scuote" perché per un difetto delle anche camminava dondolando vistosamente); poi c'è il grosso Battö con l'eterno basco che lo faceva sembrare un pentolone con coperchio, in mezzo ai due fratelli Revello detti Paggialunga (perché alti e magri).

I pescatori passano, le generazioni si inseguono ma la tonnara della Punta è in funzione da diversi secoli ormai, con pochissime interruzioni dovute agli eventi di guerra.

Speriamo che la tonnara continui a vivere.