ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


891.          LA TONNARA         
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:
anno 1968

Origine: Pescatori di Camogli, Ed. Corigraf, Genova 2011 - Foto Ciotti, Camogli

NOTE:

Nel 1968 la barca d'appoggio della tonnara, chiamata L'Aže (L'Asino) come scritto sul mascone di prua,  era ormai vecchia e dovette essere sostituita.

Si chiamava così in quanto era destinata a sopportare il peso di un lato della camera della morte durante la levata.

Il vecchio scafo venne donato al quartiere Porto affinché venisse posto sopra il falò di San Fortunato e, come un drakkar vichingo, fosse bruciato con tutti gli onori che la barca carica d'anni, di sudore e di salmastro meritava.

L'imbarcazione, dopo aver contribuito a sfamare generazioni di pescatori, nell'opinione di tutti era meglio che finisse la sua esistenza in un globo di luce sotto gli occhi di migliaia di spettatori affascinati dalle alte fiamme, piuttosto che marcire dimenticata e bucata dalle teredini in qualche angolo del cantiere.

Per tradizione solo ai ragazzini, armati di torcia, era ed è dato di accendere, all'ora stabilita. Ciò in quanto sono loro che lo realizzano, raccogliendo per giorni il legname in tutto il territorio comunale.

Quella sera l'allegria che il falò portava con sé, si mescolava con un poco di malinconia nei camoglini, che conoscevano la storia dell'Aže.

All'imbarcazione che la sostituì venne dato il nome di Pôtrónn-a (Poltrona), lo stesso della barca che, dall'interno della rete, fungeva da postazione sulla quale l'osservatore sedeva di vedetta scrutando sul fondo con lo specchio per segnalare l'entrata dei banchi di pesce nella rete, sia in quanto era il luogo di riposo tra una levata e l'altra.

Altra bella immagine dell'Aže alla scheda 976.

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