Epoca della foto: anno 1943 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Queen Elizabeth |
Tipo | nave corazzata da battaglia di 1ª classe |
Classe | Queen Elizabeth |
Unità |
Queen Elizabeth Valiant Barham Warspite Malaya |
Cantiere | Arsenale di Portsmouth, Regno Unito |
Impostazione | 21 ottobre 1912 |
Varo | 16 ottobre 1913 |
Completamento | gennaio 1915 |
Servizio | 1915 |
Dislocamento | normale 36.450 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 196,21 m. larghezza 31,70 m. immersione 10,06 m. |
Motore |
motrici peso 5.248,8 tonn. 4 turbine a vapore Parsons/Brown-Curtis in presa diretta 24 caldaie potenza normale 56.000 shp potenza forzata 75.000 shp 4 eliche |
Velocità | 23,5 nodi |
Autonomia |
11.350 miglia a 10 nodi 8.600 miglia a 12,5 nodi 3.900 miglia a 21 nodi |
Combustibile |
nafta
3.300 tonn. carbone 100 tonn. |
Protezione |
acciaio cementato tipo Krupp del peso di 10.570,5
tonn. cintura da 150 a 330 mm. ponte superiore 50 mm. ponte inferiore 75 mm. paratie 150 mm. torrione280 mm. barbette da 100 a 255 mm. |
Armamento |
peso 6.014,25 tonn. 4 pezzi binati BR-Mark I da 381 mm. / canna 42 calibri 14 pezzi singoli BL-P VII VIII IX da 152 mm. / canna 45 calibri 2 pezzi singoli fuoco rapido HA-MkI da 76 mm. / canna 45 cal,/12 lb. 10 pezzi singoli BL-Mk-IV-VI 1880 da 76 mm. / canna 26 cal,/12 lb. 4 pezzi singoli da 47 mm. / proietto da 3 libbre 4 tubi lanciasiluri da 534 mm. immersi |
Equipaggio |
permanente effettivo da 923 a 1.200 di complemento 6.000 |
Disarmo | 1945 |
Radiazione | 1946 |
Destino | ceduta alla demolizione nel marzo 1948 |
Note tecniche |
Progetto di Sir Phillip Watts. L'esperienza maturata nelle osservazioni della Guerra Russo - Giapponese del 1905 indicavano che era vantaggiosa la possibilità di portare grande copertura di fuoco sul primo fronte della linea navale nemica da battaglia. Questa classe di unità fu costruita per questo scopo, con un mix di alta velocità e potenza di fuoco adeguata alla stazza. Vennero così adottati quattro pezzi in torre da 381 e numerosi calibri intermedi con ampio raggio d'azione ed alta potenza di penetrazione. La protezione era simile a quella adottata per la classe Iron Duke. La carena venne interamente corazzata da prua a poppa. Per aumentare la velocità le caldaie vennero adattate a bruciare nafta, con il vantaggio di produrre meno fumo, di facilitare il bunkeraggio, di un'accelerazione più rapida e notevole aumento di autonomia. |
Note storiche |
Giunse nei Dardanelli il
19 febbraio 1915 e lo stesso giorno bombardò le difese costiere turche. Durante l'azione venne colpita da cannonate nemiche senza gravi danni. Il 27 aprile 1915 aprì il fuoco sull'ex germanica SMS Goeben utilizzando un pallone aerostatico frenato per localizzarla. Il 12 maggio ripartì dai Dardanelli per l'Inghilterra rischiando i siluri dei sommergibili tedeschi. Il 26 maggio giunse a Scapa Flow per aggregarsi alla 5ª Squadra da Battaglia. Tra le due guerre mondiali, dal 1919 al 1924 divenne nave ammiraglia della Flotta Atlantica. Dal 1924 fu ammiraglia della Flotta del Mediterraneo. Ricostruita, dall'inizio della 2ª Guerra Mondiale fu aggregata alla Flotta del Mediterraneo. Il 18 dicembre 1941, nel porto di Alessandria d'Egitto, la HMS Queen Elizabeth venne attaccata ed affondata dall'equipaggio del mezzo anfibio (detto "maiale") composto da Marceglia e Schergat, mentre un altro mezzo anfibio condotto da Durand De La Penne e Bianchi affondò la HMS Valiant ed un terzo condotto da Martellotta e Marino affondò la petroliera S/S Sagona ed il cacciatorpediniere HMS Jervis. Successivamente la HMS Queen Elizabeth venne recuperata dagli americani, portata nel cantiere di Norfolk in Virginia, e, riparata, dal 1944 venne messa in servizio nel Pacifico. Prese parte al bombardamento delle basi giapponesi in Indonesia. Nel luglio 1945 tornò in Inghilterra e nel marzo 1948 fu venduta alla demolizione. |
Didascalia | In rada |
Foto | Altre immagini della corazzata HMS Queen Elizabeth alle schede 829C, 830C, 831C, 832C, 1662C, 3128C. |