Epoca: anno 1902-03 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Peresviet |
Tipo | nave corazzata da battaglia di 1ª classe |
Classe | Peresviet |
Unità |
Peresviet Osliabya Pobyeda |
Cantiere | Cantiere del Nuovo Ammiragliato, San Pietroburgo, Russia |
Impostazione | 21 novembre 1895 |
Varo | maggio 1898 |
Completamento | n.d. |
Servizio | luglio 1901 |
Dislocamento | 12.674 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 133,20 m. lunghezza scafo 129,70 m. lunghezza p.p. 125,73 m. larghezza 21,60 m. immersione 7,92 m. |
Motore |
3 motrici a 3 cilindri
verticali a
triplice espansione 32 caldaie Belleville Potenza 15.000 ihp 3 eliche |
Velocità | 18,5 nodi max |
Autonomia | 5.000 miglia a 10 nodi |
Combustibile | carbone 2.100 tonn. |
Protezione | acciaio cementato
tipo Harvey cintura da 130 a 230 mm. torri da 130 a 230 mm. torrione 150 mm. casematte 130 mm. barbette 200 mm. |
Armamento |
4 pezzi binati da 254 mm. / canna 45 calibri 11 pezzi singoli da 152 mm. / canna 45 calibri 20 pezzi singoli a tiro rapido da 75 mm. / canna 50 calibri 20 pezzi singoli a tiro rapido da 47 mm. / canna 43 calibri 8 pezzi singoli a tiro rapido da 37 mm. / canna 23 calibri 2 pezzi da sbarco da 64 mm. / canna 19 calibri 5 tubi lanciasiluri da da 381 mm. (3 emersi + 2 immersi) 45 mine |
Equipaggio | 752 |
Disarmo | // |
Radiazione | // |
Destino | affondata 4 gennaio 1917 |
Note tecniche |
La costruzione di questa classe di navi si ispirò fortemente alla
classe britannica Centurion. Essenzialmente erano incrociatori corazzati ingranditi, con buona autonomia, ma non erano unità particolarmente veloci ed avevano poca protezione per limitarne il peso, il consumo e la già non brillante velocità. Anche l'armamento era piuttosto debole. Parteciparono tuttavia alle più importanti battaglie navali del loro tempo. I pezzi da 254 mm. erano dotati di torri del tipo francese. |
Note storiche |
Venne seriamente danneggiata dalle cannonate giapponesi durante la
Battaglia del Mar Giallo del 10 agosto 1904. Il 7 dicembre 1904 durante l'assedio di Port Arthur fu colpita da 23 proiettili di obice da 280 mm. ed affondò. Recuperata dai giapponesi venne riportata in cantiere ai lavori, al termine dei quali fu incorporata nella Marina Imperiale Giapponese con il nome di Sagami. Nel gennaio 1916 la Russia doveva realizzare in fretta una squadra navale in Artico a protezione dei convogli alleati per il trasporto dei rifornimenti, vitali per le sue forze armate. Non potendo utilizzare la squadra del Mar Baltico bloccata dai Tedeschi, né quella del Mar Nero bloccata dai Turchi, l'Ammiragliato Russo corse ai ripari riacquistando le vecchie unità russe catturate dal Giappone a Port Arthur nel 1904-05, tra le quali la Sagami, che ribattezzò con il primitivo nome di Peresviet portandola a Vladivostok nel marzo 1916. Unità declassata ad incrociatore corazzato, nave assai poco maneggevole, il 26 maggio 1916 durante le esercitazioni si arenò su una secca davanti a Vladivostok rimanendovi incagliata sino a luglio, non potendo così salpare con le altre unità da Vladivostok partite a fine giugno 1916. Recuperata e rimessa in mare, l'unità trovò la sua fine durante il trasferimento all'uscita del canale di Suez a dieci miglia al largo di Porto Said dove il 4 gennaio 1917 urtò una mina posata dal sommergibile tedesco U-73 ed affondò. |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini della Peresviet alle schede 2209C, 2210C, 2211C, 2212C, 3499C, 3500C. |