ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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2272 C.

JÉNA
1898
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Epoca: marzo 1907 Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Jéna
Tipo corazzata di linea
Classe Jéna
Unità Jéna
Cantiere Cantiere di Brest, Francia
Impostazione 3 aprile 1897
Varo 1° settembre 1898
Completamento 4 aprile 1902
Servizio 14 avril 1902
Dislocamento normale 11.860 tonn.
pieno carico 12.750 tonn.
Dimensioni lunghezza 122,15 m.
larghezza 20,80 m.
immersione 8,38 m.
Motore 3 motrici alternative verticali a triplice espansione
20 caldaie Belleville
potenza 16.500 ihp
3 eliche
Velocità 18,1 nodi
Autonomia 4 500 miglia a 10 nodi
Combustibile carbone 1.080 tonn.
Protezione corazza peso 3.198 tonn.
coperta da 120 a 320 mm.
ponte superiore da 80 a 120 mm.
torri 300 mm.
basi 200 mm.
armamento secondario da 85 a 200 mm.
torrione 300 mm.
Armamento 4 pezzi binati M1893-96 da 305 mm / canna 40 calibri
8 pezzi M1893-96 tiro rapido da 164 mm / canna 45 calibri
8 pezzi da 96 mm
20 pezzi con proietti da 3 libbre
4 pezzi con proietti da 1 libbra
4 tubi lanciasiluri da 460 mm
Equipaggio 682
Disarmo 12 marzo 1907
Radiazione 3 luglio 1907
Destino affondata il 2 dicembre 1909
Note tecniche Questo vascello era una modifica ingrandita della precedente classe Charlemagne.
Manteneva la tipica alta struttura delle "corazzate gotiche" francesi dell'inizio secolo che dava loro profondo beccheggio e forte rollio nelle virate, tanto da superare in molti casi il livello massimo di stabilità dei 34° con evidente rischio di capovolgimento, specie con mare grosso.
Nel 1907 l'unità venne mandata in cantiere per le modifiche, ma ebbe un'esplosione spontanea interna che la danneggiò fortemente.
Le altre corazzate ancora in servizio vennero portate in cantiere per subire drastiche riduzioni alla sovrastruttura e l'asportazione del grande quanto inutile sperone.
Note storiche Prese servizio nel Mediterraneo.
Durante l'eruzione del Vesuvio 4 aprile 1906 l'unità venne inviata a Napoli per portare soccorsi.
Entrata in 7 marzo 1907 nel bacino di carenaggio di Missiessy (Tolone), il 12 seguente ebbe una serie di forti esplosioni in un deposito di munizioni che provocarono un esteso incendio a bordo.
Dei 630 uomini d'equipaggio a bordo in quel momento si ebbero 118 morti compreso il Comandante Cap. di Vascello Adigard e 37 feriti.
Un'inchiesta appurò che la causa dell'esplosione fu la cattiva qualità della polvere pirica che, con l'andare del tempo, tendeva a scomporsi provocando l'autoinnesco.
Vista l'estensione dei danni il 3 luglio 1907 l'unità venne radiata.
Nel 1908 venne arenata in un bassofondo della Baia di Alicastro a Porquerolles per servire da bersaglio dei tiri d'artiglieria della Marina ed utilizzata sopratutto per le prove dei nuovi obici dai proiettili perforanti che dovevano esplodere dopo aver perforato le corazze.
Il 2 dicembre 1909 l'unità, ridotta ad un ammasso di rottami, si adagia a pelo d'acqua sul fondale.
Il relitto verrà venduto nel 1912 ai demolitori di fonderia.
Didascalia In rada a Tolone.
Foto  

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