ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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BACCHANTE
1876
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Epoca della foto: anno 1880 Fotografo: sconosciuto

Origine: Archivio

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Bacchante
Tipo corvetta mista vela e motore
Classe Bacchante
Unità Bacchante
Boadicea
Euryalus
Cantiere Arsenale di Portsmouth
Impostazione  
Varo 19 ottobre 1876
Completamento 1878
Servizio 1878
Dislocamento 4.070 tonn.
Dimensioni lunghezza 85,34 m.
larghezza 13,86 m.
immersione 7,23 m.
Propulsione 1 motrice a cilindri orizzontali a duplice espansione J & G Rennie
10 caldaie cilindriche
potenza 5.420 ihp
1 elica
superficie velica mq. 3.560
Velocità 15 nodi a motore
11 nodi max a vela
Autonomia 4.000 miglia a 10 nodi con motori a duplice espansione
Combustibile carbone 570 tonn.
Protezione //
Armamento 14 pezzi singoli ad avancarica da 178 mm. peso 4,5 tonn. cadauno
2 mortai con palla da 64 libbre
2 apparati sganciasiluri (successivi)
Equipaggio 375 poi 420
Disarmo 1897
Radiazione 1897
Destino ceduta alla demolizione 1897
Note tecniche Classe di grosse corvette con scafo in ferro senza doppio fondo e con 10 boccaporti stagni sul ponte, furono progettate da Sir Nathaniel Barnaby.
Lo scafo in ferro zincato era ricoperto da due strati di fasciame in teak e l'opera viva era rivestita di lastre di rame.
Disponevano di armamento velico a nave (tre alberi a vele quadre più bompresso, randa, stralli).
Unità tozze, pesanti e poco manovriere, poco adatte ai servizi della Flotta, furono oggetto di molte migliorie che le resero più veloci.
Furono le prime unità britanniche a montare motrici a duplice espansione e rappresentarono il periodo di transizione tra le vecchie navi a batteria e le nuove corazzate.
Vennero dotate di motrici a tre cilindri (uno ad alta e due a bassa pressione) con bielle di ritorno.
L'efficienza e l'affidabilità di queste motrici ne migliorò l'autonomia operativa, pur rimanendo sempre molto scarse sotto vela per velocità, manovrabilità e qualità nautiche.
Tra il 1882 ed il 1887 vennero rimossi quattro dei 14 pezzi da 178 mm e furono sostituiti da 4 pezzi Mk2 a retrocarica da 152 mm., sei cannoncini ed otto mitragliere MG.
Note storiche I due figli maggiori del Principe di Galles entrarono in Marina nel 1877, e nel 1879 la Famiglia Reale ed il Governo decisero di far loro intraprendere una crociera di addestramento.
Furono assegnati alla HMS Bacchante, che all'epoca faceva parte di una squadra di pattugliatori oceanici dei possedimenti britannici sparsi per il mondo.
La Regina Vittoria era a conoscenza che un naufragio della nave avrebbe potuto causare la morte dei nipoti, tra i quali l'erede al trono.
Il 17 settembre 1879 i principi salirono a bordo di quella che sarebbe stata la loro casa per i prossimi tre anni.
Per degnamente accogliere i due importanti allievi al loro battesimo del mare e fiducioso nelle qualità della nave, l'Ammiragliato la lanciò contro un fortunale, peraltro agevolmente superato.
Quindi, riunitosi alla Squadra, fece con essa diversi viaggi oceanici nei possedimenti dell'impero.
Ammiraglio era il cugino Principe Louis di Battemberg imbarcato sulla HMS Incostant che, insieme alla HMS Bacchante, la HMS Diamond e HMS Topaze, formavano la Squadra.
Visitarono il Mediterraneo, le Indie Occidentali, il Sud America, Sud Africa, Australia, Cina e Giappone.
I principi redigevano regolarmente un diario, che nel 1886 venne pubblicato con il titolo "The Cruise of Her Majesty's Ship Bacchante".
La HMS Bacchante fu di supporto alle truppe durante la Prima Guerra Boera per poi dirigersi in Australia.
Poco dopo aver raggiunto la costa australiana un uragano si abbattè sulla nave.
Calmatasi la tempesta, la MHS Bacchante si era allontanata dalla Squadra.
Dopo tre giorni di ricerche, quando la nave sembrava ormai perduta, notizie giunsero che durante la tempesta perse l'uso del timone, riuscendo tuttavia con mezzi di fortuna a giungere a salvamento ad Albany.
                                      Il Flying Dutchman
 
L'11 luglio 1881 la HMS Bacchante navigava fuori da Città del Capo quando l'equipaggio scorse all'orizzonte una strana vela.
Il Principe Giorgio, il futuro Re Giorgio V, scrisse nel suo diario:
"Alle 4 del mattino l'Olandese Volante incrociò con noi la rotta. Navigava imponente dritto verso di noi in una strana aureola di luce evanescente dalla quale emergevano distintamente gli alberi, le manovre e le vele di un brigantino. Anche la vedetta sul castello di prua e l'ufficiale di guardia sul ponte confermarono nel loro rapporto di aver visto la nave passare a 200 iarde (183 metri) dal mascone di babordo. In tutto 13 persone videro la nave. I vascelli Tourmaline e Cleopatra, che stavano navigando sulla nostra dritta, fecero segnali chiedendoci se avevamo visto anche noi una strana luce rossastra...
Alle 10.45 del mattino il marinaio che aveva avvistato la nave fantasma disse di aver visto chiaramente l'Olandese Volante cadere dalla crocetta di parrocchetto dell'albero di trinchetto per polverizzarsi sul castello di prua".

   

L'Olandese Volante venne ancora visto nelle stesse acque del Capo di Buona Speranza 60 anni dopo, durante la 2ª Guerra Mondiale. Questa volta uno dei testimoni fu lo scrittore Nicholas Montserrat.
Dopo l'incontro con l'Olandese Volante la HMS Bacchante continuò in suo viaggio.
Tornò in Inghilterra nell'agosto 1882, dove i due principi guardiamarina sbarcarono.
La nave continuò il suo servizio sino al 1897 quando, radiata, fu venduta al demolitore Cohen e smantellata.
Didascalia  
Foto Altra immagine della corvetta HMS Bacchante alla scheda 2593C.

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