ARCHIVIO NAVI DA GUERRA

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GIACINTO PULLINO
1913
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Epoca della foto: anno 1913 Fotografo: sconosciuto

Origine: archivio privato

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Giacinto Pullino
Tipo sommergibile
Classe Giacinto Pullino
Unità Giacinto Pullino
Galileo Ferraris
Cantiere Regio Arsenale della Spezia
Impostazione 2 giugno 1912
Varo 21 luglio 1913
Completamento 1° dicembre 1913
Servizio 12 dicembre 1913
Dislocamento in superficie 355 tonn.
in immersione 450 tonn.
Dimensioni lunghezza 42,30 m.
larghezza 4,17 m.
pescaggio in emersione 3,96 m.
Motore 1 motore diesel a combustione interna FIAT
1 motore elettrico Savigliano
potenza in superficie 750 hP
potenza in immersione 260 hP
Profondità massima di collaudo 50 metri
Velocità in superficie 14 nodi
in immersione 10 nodi
Autonomia in superficie: 2.700 miglia a 8 nodi e 600 miglia a 14 nodi
in immersione: 170 miglia a 2,5 nodi e 25 miglia a 10 nodi
Combustibile nafta
Protezione //
Armamento 4 tubi lanciasiluri da 450 mm nello scafo (2 a prora e 2 a poppa)
2 apparati lanciasiluri a gabbia piazzati in coperta
1 pezzo da 75 mm.
Equipaggio 2 ufficiali e 17 sottufficiali, sottocapi e comuni
Perdita affondato 29 luglio 1916
Radiazione 4 gennaio 1917
Destino demolito nel 1931
Note tecniche L'unità prese il nome dal Gen. Ispettore del Genio Navale Giacinto Pullino che tra il 1889 e il 1895 progettò e costruì il Smg Delfino, primo battello subacqueo italiano.
Aveva la carena del tipo "Cavallini" con scafo intero a doppio fondo.
Fu il primo passo di una rapida evoluzione delle unità subacquee.
Lo scafo interno conteneva i locali equipaggio, la sala comando e la sala motori.
Lo scafo esterno a sezione circolare era capace di sopportare la pressione massima di progetto. Fusiforme alle estremità, con diametro superiore di circa un terzo, eccentrico, conteneva gli accumulatori sistemati in quattro compartimenti.
Lateralmente erano alloggiati, dietro spessi diaframmi longitudinali, i depositi di olio, i serbatoi di combustibile e le casse di zavorra.
Note storiche All’entrata in servizio rimane per qualche mese alla Spezia per effettuare l’addestramento equipaggio iniziale.
In seguito viene assegnato alla 3ª Squadriglia a Taranto.
Nel 1915 fu trasferito alla 2ª Squadriglia a Venezia, da dove nel 1915 e 1916 svolge numerose missioni offensive verso le protette basi austriache nell’Alto Adriatico.
Alle 10 del mattino del 30 luglio 1916, nel corso della 32ª missione,  il battello lascia Venezia con l’ordine di portarsi davanti a Fiume e lanciare quattro siluri attraverso l’imboccatura di quel porto allo scopo di danneggiare navi e impianti.
Poco dopo la mezzanotte fra il 30 e il 31, in condizioni di tempo cattivo il Smg. Pullino va ad incagliarsi su un basso fondale dello scoglio della Galiola. Ogni tentativo per disincagliarlo è vano; e la situazione va peggiorando per la marea in calo.
Il Com.te Tenente di Vascello Ubaldo Degli Uberti ordina all’equipaggio l'abbandono nave dopo aver distrutto gli apparati.
L’equipaggio del smg Giacinto Pullino, preso il mare con una barca a vela, verso le 8.30 del mattino del 31 luglio 1916 viene catturato dalla torpediniera austriaca N. 4TB  e fatto prigioniero.
Nazario Sauro, istriano di nascita, imbarcato come Tenente di Vascello di complemento, allontanatosi da solo con una barca a remi nella speranza di meglio sfuggire alla cattura, venne raggiunto poco dopo dalla torpediniera austriaca Satellit.
Identificato, in quanto cittadino austro-ungarico venne condannato da un tribunale militare come traditore ed impiccato a Pola dieci giorni dopo, il giorno 10 agosto 1916.
Il 1° agosto 1916 il smg Giacinto Pullino viene disincagliato dai mezzi della Marina austriaca per il suo ricupero e riutilizzo.
Arrivava da Pola la nave ricupero Hercules con la scorta delle vecchie siluranti Magnet e Trabant.
Tuttavia il sabotaggio operato dall’equipaggio fu tale per cui l'unità affondò su di un fondale di 56 metri durante il rimorchio verso Pola.
Solo nel 1929 verrà recuperata dalla Marina Italiana che, vistone il pessimo stato, la destinò allo smantellamento.
Il lavoro di demolizione veniva affidato alla ditta Mario Mazzola: iniziato il 3 ottobre 1931, in pochi giorni l'unità venne smantellata.
Didascalia  
Foto Altra immagine del regio smg Giacinto Pullino alla scheda 2955C.

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