ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3006C.

 RAPIDO
1876
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Epoca della foto: anno 1880 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Collezione Bargoni

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Rapido
Tipo avviso ad elica
Classe Rapido
Unità Rapido
Cantiere Fratelli Orlando, Livorno
Impostazione ottobre 1873
Varo 16 novembre 1876
Completamento 26 aprile 1877
Servizio 1° maggio 1877
Dislocamento normale 1.593 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 81,06 m.
lunghezza p.p. 78,16 m.
larghezza 9,27 m.
immersione 3,96 m.
Motore 2 motrici alternative a cilindri verticali a duplice espansione della Ditta Guppy & C., Napoli operanti sullo stesso asse
4 caldaie cilindriche a doppi fuochi
potenza 1.737 hp
1 elica
Velocità 12 nodi max
Autonomia 1000 miglia a 9 nodi
Combustibile carbone 325 tonn.
Protezione //
Armamento iniziale:
2 cannoni in bronzo rigato a retrocarica da 75 mm.
1 tubo lanciasiluri subacqueo a prora

dal 1890:
5 cannoni da 57 mm.
2 mitragliatrici
Equipaggio 128
Disarmo 1° maggio 1907
Radiazione 8 settembre 1907
Destino ceduta alla demolizione 26 settembre 1912
Note tecniche Progetto dell'Ispettore del Genio Navale Luigi Borghi, risultò essere unità lenta, poco armata e tecnicamente superata già all'entrata in servizio.
Il suo costo fu di £ 2.000.000.
Scafo in ferro. Rimase l'unica unità della Marina Italiana a montare l'armamento velico del tipo nave-goletta a quattro alberi più bompresso (trinchetto a vele quadre, maestro, mezzana, contromezzana a vele auriche).
Nel 1885 venne portata a Venezia ai lavori di rifacimento con cambio caldaie, nuovi cilindri, casse a fuoco, fumaioli, cilindri e cappelli e revisione totale delle motrici e di tutte le parti meccaniche.
Classificata nave da guerra di 3ª classe ma inadatta ai servizi della Flotta. Tuttavia era esteticamente aggraziata dalla linea slanciata e filante, con i quattro alberi alti ed i lunghi e sottili fumaioli.
Venne utilizzata per compiti di rappresentanza diplomatica all'estero.
Note storiche Il 3 agosto 1877, assegnata alla Squadra Permanente, salpava dalla Spezia per Taranto da dove si recava nelle Isole Greche restandovi sino al dicembre a causa dei tumulti ivi scoppiati.
In seguito, messa alle dipendenze della Iª Divisione Navale, effettuò viaggi in Mediterraneo e nel Mar Rosso.
Il 6 settembre 1879 l'unità fu portata alla Spezia ai lavori.
Riarmata, il 1° aprile 1880 fu inviata in Sicilia con compiti di vigilanza sulle barche adibite alla pesca del corallo.
Destinata alla stazione del Mar Rosso, il 12 luglio 1881 giunse ad Assab dove rimase fino al rimpatrio giungendo alla Spezia il 21 ottobre.
Seguirono viaggi nel Mediterraneo sino al maggio 1883 quando venne inviata ad Alessandria e nel Mar Rosso a protezione degli interessi nazionali durante la rivolta del Mahdi in Egitto.
Rientrata in Italia nel maggio 1884, dopo importanti lavori di revisione generale riprese la sua attività di crociere mediterranee sino al novembre 1885.
Il 18 gennaio 1886 l'unità salpava da Napoli diretta in Estremo Oriente con compiti diplomatici.
Dopo aver fatto scalo in molti porti del Pacifico sottoscrivendo diversi trattati politici e commerciali con vari paesi rientrò a Venezia il 13 gennaio 1888.
Il 4 gennaio 1889 salpava da Venezia per la Somalia insieme alla RN Staffetta per dichiarare la costa migiurtina Protettorato Italiano.
Il 30 giugno 1891 passò al Comando Marittimo della Maddalena dove rimase tre anni.
Il 20 dicembre 1894 fu trasferita alla stazione di Palermo dove rimase per quattro anni.
Il 16 aprile 1898 venne trasferita alla Spezia dove servì da ammiraglia del I° Dipartimento.
Il 22 settembre 1900 fu trasferita a Civitavecchia all'Ispettorato Torpediniere.
Dal 23 marzo 1902 al 26 novembre 1904 andò a Venezia ai lavori per poi tornare a Civitavecchia.
Il 18 marzo 1907 l'unità venne inviata alla Spezia dove il 21 passò in disponibilità.
Il 1° maggio 1907 venne disarmata definitivamente.
L'8 settembre 1907 venne radiata dai registri del naviglio militare.
Il 6 dicembre 1907 venne rimorchiata a Genova dove venne utilizzata come pontone.
Il 26 settembre 1912 venne venduta al demolitore G. & S. Bertarello che provvide al suo smantellamento.
Didascalia Alla fonda a Napoli.
Foto Altre immagini della RN Rapido alle schede 3007C, , .

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