ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3735 C.

OSTRO
1901
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Epoca: anno 1910 c Fotografo: sconosciuto

Origine: Ufficio Storico della Marina

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Ostro
Tipo cacciatorpediniere
Classe Lampo
Unità Lampo
Freccia
Dardo
Strale
Euro
Ostro
Cantiere Schichau, Elbing, Germania
Impostazione marzo 1900
Varo 9 febbraio 1901
Completamento 1901
Servizio 1° dicembre 1901
Dislocamento normale 320 tonn.
pieno carico 354 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 62,05 m.
lunghezza p.p. 60,00 m.
larghezza 6,50 m.
immersione 2,60 m.
Motore 2 motrici alternative a triplice espansione
4 caldaie Thornycroft
potenza 5.320 ihp a tiraggio naturale
potenza 5.998 ihp a tiraggio forzato
2 eliche
Velocità 31 nodi
Autonomia 2.000 miglia a 12 nodi
290 miglia a 26 nodi
Combustibile carbone 80 tonn.
Protezione n.d.
Armamento 1 cannone da 76 mm. / canna 40 calibri
5 pezzi da 57 mm. / canna 43 calibri
2 tubi lanciasiluri da 355 mm.
12 mine dal 1915
Equipaggio da 59 a 61
Disarmo 1920
Radiazione 1° settembre 1920
Destino demolita
Note tecniche Classe di cacciatorpediniere progettate e costruite in Germania.
Scafi robusti e veloci ma instabili e poco atti a tenere il mare grosso per la tendenza ad abbassare la prora sull'onda e per il forte beccheggio cui erano soggetti.
Note storiche Inizialmente destinata a compiti di flotta alternati a periodi di disponibilità, venne attivamente impiegata nel conflitto  italo-turco in molte missioni di guerra.
Il 18 aprile 1912 unitamente alla corazzata Emanuele Filiberto partecipò all’attacco della guarnigione turca di Vathi a Samo: il presidio venne distrutto, la nave da guerra turca Ircanich di stazione fu affondata con la resa dell'intera guarnigione.
Il 2 maggio 1912 unitamente alla corazzata Regina Margherita prese parte ad azioni diversive sulle coste dell'isola di Rodi per distogliere l'attenzione dei turchi sul vero obiettivo dell'attacco italiano che culminò con lo con sbarco di truppe a Kalitea, che avvenne il 4 maggio.
Il 28 maggio 1912 l’unità catturò a Lindos l’ex governatore turco dell'isola fuggito in battello da Rodi, occupata dalle truppe italiane il 5 maggio.
Nel 1915 l'unità imbarcò l'attrezzatura per la posa di mine di superficie e di torpedini  a traino antisommergibili.
Venne assegnata alla VIª Squadriglia Cacciatorpediniere insieme a Lampo, Euro, Strale e Dardo con base a Tripoli.
Segnalata dalla marina Austriaca a Durazzo insieme alla gemella Euro,
il 29 dicembre 1916 quel porto subì un’incursione di navi austriache con il compito di affondarle ma, avendo queste già preso il largo, non subirono danni.
Messa in disponibilità al termine del conflitto, il 1° settembre 1920 l'unità venne radiata dagli effettivi e successivamente demolita.
Didascalia Alla fonda nel Golfo della Spezia.
Foto  

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