ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3783 C.
SESIA
EX  ETNA
1830
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Epoca: anno 1865 c Foto Collezione Bargoni

Origine: http://www.betasom.it

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Costantin - piroscafo mercantile dal 1830 al 1859
Etna -
avviso di II° Ordine a ruote dal 1859 al 1877
Sesia -
nave sussidiaria di IIIª Classe dal 1877 al 1882
Sesia - nave idrografica dal 1883 al 1884
Sesia - stazione Costantinopoli dal 1884 al 1905
Tipo avviso di 2° ordine a ruote
Classe Sesia
Unità Sesia
Cantiere Glasgow
Impostazione nd
Varo 1830
Completamento 1830 (come nave mercantile)
Servizio Società Siciliana di Navigazione Florio (1851-1859)
Real Marina del Regno delle Due Sicilie (1859-1861)
Regia Marina Italiana (20 gennaio 1863-15 agosto 1905) *)
Dislocamento normale 326 t
dopo il 1862: 464 t
Dimensioni lunghezza alle perpendicolari 49,80 m
larghezza 6,80 m
immersione 2,38 m
Propulsione 1 motrice alternativa a vapore a cilindri oscillanti
2 caldaie cilindriche a bassa pressione

potenza 340 hp
2 ruote a pale articolate
armamento velico a goletta (due alberi a vele auriche)
Velocità 8 nodi
Autonomia  nd
Combustibile carbone 70 t
Protezione //
Armamento 1863: 2 pezzi in bronzo rigato da 80 mm
          1 mitragliera
1890: 2 pezzi da 75 mm
Equipaggio 57 (sei ufficiali e 51 sottufficiali e comuni)
Disarmo 1° aprile 1905
Radiazione 15 agosto 1905
Destino demolita
Note tecniche

In origine aveva lo scafo composito (ossatura in ferro con fasciame in legno).
Dopo il rifacimento del 1862 lo scafo venne rifatto tutto in ferro.

Note storiche Unità costruita per armatori privati a Glasgow in Scozia, venne varata nel 1830.
Nel 1851 fu acquistata dalla Società Siciliana di Navigazione Florio che la ribattezzò Etna, impiegandola per otto anni nei collegamenti tra Napoli e la Sicilia.
Nel 1859 venne acquisita dalla Real Marina del Regno delle Due Sicilie che, mantenendone il nome di Etna, la sottopose a lavori di trasformazione in avviso a ruote, armandola con 4 cannoni da 4 libbre. Presterà servizio nella Marina Napoletana sino alla caduta del Regno delle Due Sicilie.
Il 6 settembre 1860 Francesco II° Re delle Due Sicilie abbandonò Napoli ormai prossima alla caduta riparando nella piazzaforte di Gaeta.
L’Etna fu tra le poche navi borboniche che seguirono il loro sovrano, insieme agli avvisi Delfino, Messaggiero ed alla fregata Partenope.
Nel 1861 l'unità venne catturata dalla Marina Sarda insieme agli altri piroscafi della Florio requisiti ed armati dal governo borbonico: Archimede, Diligente ed Elettrico.
L'Etna venne affondata nel porto di Gaeta da alcuni proiettili sparati dalle batterie di terra durante il bombardamento del 28 gennaio 1861, lasciando emergere parte delle strutture, la tuga, i parapetti, gli alberi ed il fumaiolo (vedi foto alla scheda N° 3823C).
Terminato l’assedio venne effettuato un primo infruttuoso tentativo di recuperare l'Etna con l’impiego della pirofregata Garibaldi.
Il 7 luglio 1862 con un nuovo tentativo si riuscì a riportare a galla il relitto.
Recuperata,  la nave venne sottoposta a lavori di rifacimento e modifica: armata con due cannoni da 80 mm ed una mitragliera, al termine dei lavori il dislocamento risultò essere di 464 tonnellate.
Il 20 gennaio 1863 entrò in servizio nella Regia Marina Italiana (*).
Classificata Avviso di 2° Ordine a Ruote fu ribattezzata RN Sesia.
L'unità venne impiegata per la sorveglianza costiera della Sicilia sotto il controllo del Luogotenente Generale e saltuariamente come rimorchiatore per i collegamenti tra Messina e Palermo.
Nel 1864 la RN Sesia fu sottoposta a lavori con sostituzione delle caldaie. Nel 1865 venne riarmata.
Nel 1867 venne inviata nell'Arcipelago della Maddalena ed utilizzata per sorvegliare e riferire i movimenti di Giuseppe Garibaldi.
Ai primi di ottobre dello stesso anno Garibaldi, nel tentativo di sfuggire alla sorveglianza, si imbarcò su una lancia che lo avrebbe trasbordato sul piroscafo Toscano per essere condotto a Livorno ad organizzare la liberazione di Roma.
Il comandante della RN Sesia, accortosi della manovra, intimò alla lancia di arrestarsi. Non venendo eseguito l'ordine la RN Sesia aprì il fuoco: due cannonate fermarono la corsa dell'imbarcazione e Garibaldi fu tratto in arresto.
Pochi giorni dopo Garibaldi venne liberato ed il comandante della RN Sesia finì sotto inchiesta.
Garibaldi poté così organizzare la spedizione su Roma che terminerà  il 3 novembre 1867 con la sconfitta dei Garibaldini a Mentana per mano delle truppe Franco-Pontificie.
Nel 1869 la RN Sesia fu sottoposta a lavori di ammodernamento.
Nel giugno 1874 l'unità effettuò rilievi idrografici nel Golfo di Taranto a seguito dell'incaglio della pirofregata corazzata RN Venezia, avvenuto poco tempo prima.
In seguito fu impiegata nel servizio di nave stazionaria nel Bosforo.
Il 15 agosto 1905 venne radiata e successivamente demolita.
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(*) La data ufficiale della Costituzione della Marina Militare coincide con quella della proclamazione del Regno d'Italia, ossia il 17 Marzo 1861.
Di fatto la Marina Militare esisteva già da 4 mesi e cioè dal 17 Novembre 1860, istituita con Regio Decreto di Re Vittorio Emanuele II°.
Didascalia All'ormeggio nel porto di Napoli. A fianco, il trasporto Plebiscito. Sullo sfondo il trasporto Rosolino Pilo.
Foto Altre immagini della RN Sesia ex Etna alle schede 3784C, 3785C 3823C.

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