ARCHIVIO NAVI DA GUERRA


 

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3789 C.
 
SIRIO
1905
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Epoca: anno 1906 c Foto Collezione Bargoni

Origine: Navi a Vela e Navi Miste Italiane, F. Bargoni, F. Gay, V. Gay, USMM, Roma 2001

autore: Marcello Bozzo   NOTE:    bozzo@agenziabozzo.it

Nome Sirio
Tipo torpediniera d'alto mare
Classe Sirio
Unità Sirio (2°)
Sagittario (2°)
Spica (2°)
Scorpione
Saffo
Cantiere Cantiere Schichau di Elbing, Danzica, Germania
Impostazione 13 agosto 1904
Varo 13 maggio 1905
Completamento 1905
Servizio 26 settembre 1905
Dislocamento carico normale 215 tonn.
Dimensioni lunghezza f.t. 51,35 m.
lunghezza p.p. 50,00 m.
larghezza 6,00 m.
immersione 1,90 m.
Motore 2 motrici alternative verticali a triplice espansione
2 caldaie tubolari Schultz-Thornycroft
potenza 3.000 ihp
2 eliche
Velocità 25,3 nodi
Autonomia 1.920 miglia a 8 nodi
1.120 miglia a 16 nodi
598 miglia a 23 nodi
Combustibile carbone 40 t normale
carbone 62 t max
Protezione //
Armamento 3 pezzi singoli da 47 mm / canna 40 calibri
3 tubi lanciasiluri da 450 mm.
Equipaggio 38 (3 ufficiali, 35 sottufficiali, sottocapi e comuni)
Disarmo 4 marzo 1923
Radiazione 4 marzo 1923
Destino demolita dopo il 1923
Note tecniche Classe di unità classificata "Torpediniera d'Alto Mare" costruita da Schichau a Danzica.
Battelli dalle buone qualità nautiche, manovrieri, risultarono ottime piattaforme di  lancio siluri.
Tuttavia la già buona qualità della classe Sirio risultò nella pratica inferiore alla classe Pegaso che si costruiva nello stesso periodo dal Cantiere Pattison di Napoli.
Note storiche Come primo incarico nel novembre 1905 venne assegnata all'Accademia Navale, effettuando una crociera nel Mediterraneo.
Dopo un breve servizio nella Forza Navale del Mediterraneo l'11 luglio 1906 venne assegnata alla 1ª Squadriglia Torpediniere d'Alto Mare.
Seguirono alcune missioni in Mediterraneo.
Intervenne nei soccorsi per il terremoto di Messina del 1908.
Durante la guerra italo-turca del 1911 operò prima sulle coste libiche ed in seguito nel Dodecaneso.
Nel 1913 fu di base a Brindisi con compiti di collegamento con le unità operanti nel blocco navale delle coste del Montenegro.
Il 22 novembre 1913 cooperò al soccorso dell'incrociatore San Giorgio, incagliatosi nello Stretto di Messina.
Nel 1916 fu assegnata alla Flottiglia dragamine operante nel Basso Adriatico ed in seguito alla difesa costiera a Taranto.
Nel 1917 fu trasferita alla Maddalena con compiti di sorveglianza e difesa del traffico mercantile nel Tirreno.
Il 25 maggio 1919 urtò la banchina del porto di Civitavecchia demolendo la prua e venne portata in cantiere a Brindisi per le riparazioni.
Rimessa in mare, fu trasferita a Venezia dove dall'11 febbraio 1920 rimase inattiva sino al 1922, quando fu assegnata alla Scuola Meccanici sino alla sua radiazione il 4 marzo successivo.
Didascalia  
Foto  

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