Epoca della foto: anno 1905 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Mikasa |
Tipo | incrociatore corazzato |
Classe | Mikasa |
Unità | Mikasa |
Cantiere | Vickers, Sons & Maxim, Barrow-in-Furness, Regno Unito |
Impostazione | 24 gennaio 1899 |
Varo | 8 novembre 1900 |
Completamento | 1902 |
Servizio | 1° marzo 1902 |
Dislocamento |
normale 15.140 tonn. pieno carico 15.979 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 131,70 m. lunghezza p.p. 126,50 m. larghezza 23,23 m. immersione 8,28 m. |
Motore |
2 motrici alternative verticali a triplice espansione ? caldaie potenza 15.000 ihp 2 eliche |
Velocità | 18 nodi |
Autonomia | n.d. |
Combustibile | carbone 1.521 tonn. |
Protezione |
acciaio Krupp cintura da 100 a 230 mm. ponte inferiore da 50 a 80 mm. ponte superiore 150 mm. barbette da 200 a 360 mm. casematte da 50 a 150 mm. |
Armamento |
4 pezzi binati da 305 mm. 14 pezzi singoli a tiro rapido da 152 mm. 20 pezzi singoli da 76 mm. / proietto 12 libbre 12 pezzi singoli da 47 mm. 8 pezzi singoli / proietto 3 libbre 4 pezzi singoli / proietto da 2½ libbre 4 tubi lanciasiluri sommersi da 400 mm. |
Equipaggio | permanente effettivo 830 |
Disarmo | 16 settembre 1921 |
Radiazione | 25 settembre 1923 |
Destino | restaurata come memoriale a Yokosuka. |
Note tecniche |
Il
Giappone iniziò la sua espansione marittima nel 1890 acquistando navi in
Francia ed in Inghilterra, non avendo ancora le capacità di costruire grandi
navi. Negli anni 1893 e 1894 la Marina ordinò sei navi da battaglia ai cantieri inglesi, la più grande delle quali era la Mikasa che, per alcuni mesi dopo il varo, era la più grande del mondo. Al momento del varo rappresentava il meglio delle navi da guerra, una riuscita combinazione di velocità, potenza di fuoco e massima protezione. I grossi calibri, abbinati in torri centrali, permettevano una protezione massima del ponte, rivestito con pesanti lastre di acciaio Krupp. Grazie alla sua progettazione, la Mikasa fu in grado di assorbire 20 cannonate nella Battaglia del Mar Giallo del 10 agosto 1904 e 32 nella Battaglia di Tsushima, senza subire grossi danni. La grande potenza di fuoco e la lunga gittata dei suoi grossi calibri ebbe la meglio sulle navi nemiche. |
Note storiche |
Il 1° marzo 1902 entrò in servizio come nave ammiraglia. Dal febbraio 1904 prese parte attiva nella guerra russo - giapponese: blocco del porto di Lu-Shun, Battaglia del Mar Giallo, del Mare del Giappone, Port Arthur. Il 12 settembre 1905 ebbe un'esplosione nel deposito munizioni poppiero ed affondò in 11 metri d'acqua, con la morte di 114 uomini d'equipaggio. Recuperata l'8 agosto 1906 e riparata, nell'aprile 1908 riprese servizio nella flotta, ma ormai i suoi cannoni non avrebbero più sparato. Il 1° settembre 1921 venne riclassificata e ridotta a guardacoste. Il 16 settembre 1921 causa nebbia affondò nello Stetto di Ascold durante un servizio di pattugliamento delle coste siberiane: recuperata, assistita dalle navi Fuji, Kasuga e Yodo venne rimorchiata a Vladivostok per le riparazioni. Il 25 settembre 1923, ormeggiata nel porto di Yokosuka, a causa di un terremoto urtò il molo, imbarcando acqua di prua. L'Ammiragliato Nipponico decise la sua radiazione, anche in conseguenza del Trattato di Washington sulla limitazione del naviglio. Nell'aprile del 1925 venne deciso di farne un monumento commemorativo ma i lavori non ebbero inizio e la nave rimase inutilizzata ad arrugginire per tutta la durata della 2ª Guerra Mondiale. Nell'agosto 1945 venne requisita dalle Forze Armata americane. Nel gennaio 1948 il Comando U.S.A. appoggiò la decisione del Comune di Yokosuka di convertire la nave, ormai decrepita, in museo. Nel novembre 1958 iniziò la raccolta della somma necessaria con pubbliche donazioni e, raggiunti i 180 milioni di yen, i lavori iniziarono nell'aprile 1959. Il 27 maggio 1961, completatto il restauro e trasformata in museo, venne aperta al pubblico. Per chi vuole vederla oggi, ecco il sito con diverse foto: http://www.city.yokosuka.kanagawa.jp/e/mikasa/index.html |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini della Mikasa alle schede 327C, 539C, 629C, 2153C, 2154C, 2155C, 2168C, 2174C. |