Epoca della foto: 11 giugno 1918 | Cineoperatore: T.d.V. Mensburger |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | SMS Szent István |
Tipo | nave corazzata da battaglia |
Classe | Viribus Unitis |
Unità |
Viribus Unitis varata 24 giugno 1911 Tegetthoff varata 21 marzo 1912 Prinz Eugen varata 30 novembre 1912 Szent István varata 17 gennaio 1914 |
Cantiere | Ganz & Co. Danubius, Fiume |
Impostazione | 29 gennaio 1912 |
Varo | 17 gennaio 1914 |
Completamento | 1915 |
Servizio | 17 novembre 1915 |
Dislocamento |
normale 19.698 tonn. pieno carico 21.595 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t. 159,94 m. lunghezza p.p. 152,20 m. larghezza 27,28 m. immersione 8,58 m. |
Motore |
4 turbine a vapore
AEG Curtis 12 caldaie Babcok & Wilcox potenza 26.400 ihp 4 eliche |
Velocità |
di crociera 10 nodi max 20 nodi |
Autonomia | 4.100 miglia a 10 nodi |
Combustibile | carbone 2.000 tonn. |
Protezione |
acciaio al nickel cromo cintura da da 150 a 280 mm. torri da 50 a 280 mm. ponte da 30 a 50 mm. casematte 120 mm. torrione 350 mm. |
Armamento |
12 pezzi trinati Skoda da 305 mm L/45 (canna 45 calibri) 12 pezzi singoli da 150 mm L/50 (canna 50 calibri) 18 pezzi singoli antiaerei SKF da 70 mm. / proietto da 11 libbre 4 tubi lanciasiluri da 533 mm. |
Equipaggio |
permanente effettivo 1.087 di complemento 4.200 |
Dismissione | // |
Radiazione | // |
Destino | affondata il 10 giugno 1918 dal MAS 15 |
Note tecniche |
La
Kaiserliche-und-Königliche SMS Szent István era la quarta unità della potente nuovissima classe
Viribus Unitis. Si distingueva dalle altre per la presenza di piattaforma con fari di avvistamento montata a ¾ di altezza dei fumaioli. |
Note storiche |
La sera del 10 giugno 1918 le
corazzate Szent István e Tegetthoff, inviate a rompere il
blocco navale di Otranto, giunte nei pressi dell'isola di Premuda vennero intercettate dai
MAS 15 e MAS 21 in missione sotto il comando di Luigi Rizzo
(lo stesso che il 10 dicembre 1917 affondò la corazzata Wien).
Il MAS 21 lanciò due siluri contro la Tegetthoff che non esplosero, mentre la Szent István venne centrata dai due siluri del MAS 15 alle 3,31 del mattino. Effettuato il lancio, i due MAS si dileguarono indenni nella notte. La Szent István, la più nuova e moderna corazzata della flotta austro - ungarica, venne mortalmente danneggiata. I siluri aprirono una falla tra il locale caldaie ed una paratia stagna: l'acqua entrava inarrestabile facendo rapidamente sbandare la nave. A nulla servì brandeggiare i cannoni sul bordo opposto (vedi foto). Alle ore 6,12, dopo tre ore di agonia, la Szent István si capovolse ed affondò con 89 marinai. La Tegetthoff, soccorsi i naufraghi, ritornò a Pola, dove rimase rintanata sino alla fine della guerra. Il MAS 15 è preservato nel Sacrario del Museo Vittoriano di Roma http://www.marina.difesa.it/storia/musei/musei001.htm
Comandanti |
Didascalia |
L'affondamento della KuK SMS Szent István ripreso dalla Tegetthoff. |
Foto | Altre immagini della SMS Szent István alle schede 081C, 371C, 566C, 1131C, 1132C, 1333C, 2264C. |