Epoca della foto: settembre 1866 | Collezione F. Bargoni |
Origine: Archivio Storico della Marina Militare Italiana |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Governolo |
Tipo | Pirofregata di II° Rango a ruote |
Classe | Governolo |
Unità | Governolo |
Cantiere | Pitcher North, Blackwall, Gravesend, Inghilterra |
Impostazione | 1848 per la Marina Sarda |
Varo | 18 ottobre 1849 |
Completamento | Incorporamento: 1861 |
Servizio |
maggio 1950 per la Marina Sarda 17 marzo 1861 per la Regia Marina Italiana |
Dislocamento |
normale 1.700
tonn. pieno carico 2.279 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza
p.p.
73,89 m. larghezza 11,30 m. immersione 5,35 m. |
Motore |
1 motrice alternativa a cilindri oscillanti Maudslay & Field, Londra 4 caldaie tubolari potenza 450 ihp 2 ruote a pale |
Velocità | 11 nodi |
Autonomia | 2.750 miglia a 11 nodi |
Combustibile | carbone 500 tonn. |
Protezione | // |
Armamento | 12 obici in ferro liscio da 200 mm. |
Equipaggio | 331 |
Disarmo | 7 dicembre 1879 |
Radiazione | 25 giugno 1882 |
Destino | demolita |
Note tecniche |
Proveniente dalla marina sarda, era uno scafo in legno con carena rivestita di
rame ed armato a brigantino (due alberi a vele quadre). Costo lire it. 1.559.400 dell'epoca. Sino al 1863 era classificato fregata di II° rango. Rimodernata nel 1867 - 1872 ebbe un armamento di 8 pezzi da 160 mm. e un pezzo da 74 mm. Può essere considerata una delle migliori unità a ruote dell'epoca. |
Note storiche |
Partita dal cantiere di Gravesend, giunse a Genova il 24 maggio 1850. Durante i quattro anni seguenti svolse compiti di routine. Nel 1855 partecipò attivamente alla Guerra di Crimea. Nel giugno 1859 durante la 2ª Guerra d'Indipendenza trasportò armi e soldati dalla Francia a Genova per poi raggiungere la Squadra in Adriatico. Nel maggio 1860 pattugliava le coste della Sardegna per impedire un eventuale sbarco dei Mille sull'isola, caso mai Garibaldi avesse avuto la segreta mira di iniziare da lì la liberazione dell'Italia dai Savoia. Durante la Spedizione dei Mille rimase in osservazione nel porto di Palermo. L'11 settembre 1860 partecipò all'assedio di Ancona bombardando le difese della città. Dopo la caduta di Ancona si spostò nel Tirreno, giungendo a Napoli. Il 10 gennaio 1861 lasciò Napoli, assieme alla Squadra di operazioni, per ancorare fra Mola e Castellone per partecipare all'assedio contro la piazzaforte di Gaeta, dove si era rifugiato Re Francesco II di Borbone, fino alla sua resa, avvenuta alla sera del 13 febbraio 1861. Il 17 marzo venne iscritta nei Registri della neonata Regia Marina Italiana. Il 20 luglio 1866 partecipò alla Battaglia di Lissa senza ricevere gravi danni. Nel settembre venne inviata a Palermo a sedare una rivolta. Il 19 dicembre 1872 partì da Napoli per una campagna in Estremo Oriente dove operò come stazione sino al 13 ottobre 1873 quando salpò per l'Italia, giungendo a La Spezia il 28 8ttobre 1874. Dopo un periodo di disarmo, venne riarmata ed il 16 maggio 1877 partì per il Sud Atlantico, destinata come stazione a Montevideo. Ricevuto l'ordine di missione in Pacifico, il 26 dicembre 1878 giunse a Punta Arenas, ma fuori dallo Stretto di Magellano non riuscì a rimontare Capo Horn e dovette tornare indietro malconcia dopo aver fatto scalo alle Falklands. Tornata nel Rio della Plata per le riparazioni, partì per l'Italia il 23 settembre 1879 giungendo a Napoli il 7 dicembre e venendo disarmata il giorno stesso. Il 25 giugno 1882 venne radiata e venduta ai privati per la demolizione. |
Didascalia | Alla fonda |
Foto |