Epoca della foto: anno 1903 c. | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | Diana |
Tipo | incrociatore corazzato di 1ª classe |
Classe | Pallada |
Unità |
Pallada Avrora Diana |
Cantiere | Cantiere dell'Ammiragliato, Galerni, San Pietroburgo, Russia |
Impostazione | 1° dicembre 1895 |
Varo | 1° ottobre 1899 |
Completamento | n.d. |
Servizio | 1° gennaio 1902 |
Dislocamento |
normale 5.260 tonn. pieno carico 6.823 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza f.t.
126,69 m. larghezza 16,76 m. immersione min. 6,35 - max 6,55 m. |
Motore |
3 motrici alternative verticali a triplice espansione 24 caldaie Belleville Mod. 1894 potenza 13.000 ihp - 11.610 shp assi 135 giri/minuto 3 eliche a tre pale |
Velocità |
max 19,3 nodi forzata 20 nodi |
Autonomia | 2.200 miglia a 9 nodi |
Combustibile | carbone 1.430 tonn. |
Protezione |
coperta da 40 a 60 mm. ponte centrale da 50 a 63 mm. cintura da 120 a 180 mm. torrione 150 mm. sala macchine 38 mm. |
Armamento |
8 pezzi singoli
FR-RU1892 da 150 mm. / canna 45 calibri 24 pezzi singoli FR-RU1892 da 75 mm. / canna 50 calibri 8 pezzi singoli Hotchkiss tiro rapido 37 mm./ 45 calibri / palla 1 libbra 3 tubi lanciasiluri RU1898 da 380 mm. 35 mine Ø 250 mm. |
Equipaggio |
permanente effettivo 571 di complemento 1.743 |
Disarmo | n.d. |
Radiazione | n.d. |
Destino | demolita nel 1922 |
Note tecniche |
La classe Pallada fu il risultato dello sviluppo
degli incrociatori precedenti, anche se realizzato con protezione
alleggerita. Progettista fu l'Ing. K. K. Ratnik, manager della Baltiyskiy Ironworks con la supervisione di E. R. de Grosse e K. M. Tokarevskiy. Il costo dell'unità, compreso l'armamento, fu di 6.400 rubli dell'epoca. Lo scafo era in acciaio fasciato in legno con carena ricoperta di lastre di rame. |
Note storiche |
Dopo il varo la Diana venne assegnata alla Prima
Squadra del Pacifico di stanza a Port Arthur. La flotta giapponese nella notte dell'8/9 febbraio 1904 lanciò di sorpresa un attacco di torpediniere contro la flotta russa di Port Arthur. La mattina seguente i giapponesi ingaggiarono le navi russe con fuoco di artiglieria. La Diana, risparmiata dai siluri, venne colpita da cannonate allo scafo alla linea di galleggiamento ma riuscì in un paio di giorni ad effettuare le riparazioni. Il 12 aprile la Diana era posizionata in seconda linea dietro la nave ammiraglia Petropavlovsk quando questa urtò una mina, saltò in aria ed affondò in due minuti con quasi tutto l'equipaggio. Il 10 agosto 1904 la Diana partecipò alla Battaglia del Mar Giallo, dopo di che procedette per Saigon dove venne internata dai francesi. Alla fine del conflitto l'unità fu restituita alla Russia e tornò nel Baltico. Durante la 1ª Guerra Mondiale la Diana fece parte della Seconda Squadra Incrociatori con compiti secondari, data la sua obsolescenza. Nel 1922 venne ceduta alla demolizione, che avvenne a Brema nello stesso anno. |
Didascalia | La Diana alla fonda. |
Foto | Altre immagini della Diana alle schede 667C, 867C, 868C. |