Epoca: anno ? | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Per alcuni secoli i pescatori di Camogli si dedicarono
stagionalmente alla pesca delle acciughe nell'Arcipelago Toscano.
Verso la fine di maggio, con il riscaldarsi del mare, lungo le acque delle isole toscane iniziavano a passare enormi banchi di acciughe. Questo transito scemava da metą agosto per terminare ai primi di settembre, quando il mare iniziava a raffreddarsi.
Era perciņ uso di molti pescatori
del Tirreno recarsi colą con le loro imbarcazioni per la stagione di pesca,
che a Camogli si chiamava "la campagna dei cento giorni".
Di questa importante data rimane traccia nella Sagra
del Pesce, che si svolge sempre la seconda domenica di maggio di ogni anno. Le acciughe pescate venivano immediatamente pulite e messe sotto sale nei barili. Raggiunto un certo quantitativo si andava a Livorno per venderle, solitamente ai mercanti ebrei (pretendevano la miglior qualitą ma pagavano meglio e subito), i quali le spedivano in Inghilterra e nei paesi del Nord Europa, dove erano considerate vere prelibatezze. Il 15 agosto, con la Festa dell'Assunta, le barche venivano preparate per il ritorno: issate le reti e caricate le provviste, il giorno dopo, nell'occasione della Festa di San Prospero, iniziava il viaggio di rientro a Camogli in festa.
Per tutte le famiglie della cittą era una preziosa
fonte di reddito. |
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