La nave goletta
Bice
poi Garibaldino
II°
poi
Cora V poi
San Marco alla fonda davanti a
Sestri Levante.
Venne costruita
nel 1914 dal Cantiere Languasco & Francesco Terrizzano
di Oneglia.
Scafo in legno.
Stazza 370,78 tsl,
298,16 tsn.
Lunghezza m.
38,80.
Larghezza m.
8,74.
Immersione m.
4,60.
Armatori:
1914 Pietro
Canale, Firenze. Compartimento Marittimo di Viareggio, matricola 376.
Nome
Bice.
Cap. F. Folani 1914
Cap. F. Polacci 1920
Cap. G. Nardini 1922
1922 A. Lippi fu L., Viareggio.
Compartimento Marittimo di Viareggio, matricola 376.
Cap. J. Polacci 1923
1925 Società Anonima Cooperativa Garibaldi, Genova.
Comp. Marittimo di Viareggio,
matricola 376.
Nome
Garibaldino II°.
Cap. P. Masci 1925
1929 Giuseppe
Roggero fu Nicolò, Imperia.
Comp. Maritt.
Imperia, matricola 97.
Nome
Cora V.
Cap. E. Giovani.
1935 Amerigo
Piaggio & Cicchetti, Sestri Levante.
Comp.
Marittimo di Genova.
Matricola
1090.
Nome
San Marco II°.
Cap. A Piaggio.
Il 23 luglio 1941 venne requisita alla Spezia dalla Regia Marina ed iscritta
nel ruolo del
naviglio ausiliario per la vigilanza costiera.
La fu assegnata la sigla V262.
Il 21 luglio 1942 in uscita da Tobruk urtava il fondale producendo una falla
che venne
riparata con mezzi di fortuna.
Il 9 agosto 1942 abbandonava le acque di Tobruk per dirigersi a Derna.
10 agosto 1942 durante il trasferimento la falla
si riaprì con copiose
infiltrazioni d'acqua.
L'imbarcazione venne portata ad incagliare
sui Banchi di Ras Aman davanti a
Misurata, dove però, anche a causa del mare
grosso, poco dopo fece naufragio. |