| Nome: CorsaroTipo: cutter
 Cantiere: Agostino Briasco, Sestri Ponente, Genova
 Varo: 8 marzo 1882
 Dimensioni: lunghezza scafo 21,76 m, larghezza 4,84 m, immersione 3,50 m.
 Dislocamento 50 tonn.
 Equipaggio 9
 Utilizzo: yacht da crociera attrezzato per le pesche pelagiche e le campagne 
	talassografiche.
 Altra immagine del Corsaro alla scheda 
	
	
	945A.
 Il capitano Enrico Alberto D'Albertis era nato a Voltri (genova) il 23 marzo 
	1846 dal cavalier Filippo, ricco industriale tessile, e Violante Giusti.
 
 Nel 1879, insieme a Vittorio Augusto Vecchi, noto come Jack La Bolina, il 
	conte Ponza di San Martino, il Marchese Doria, il Marchese Imperiale e pochi 
	altri fondò il Regio Yacht Club Italiano.
 
 Nel 1882 Enrico Alberto D'Albertis si fece costruire dal maestro d'ascia 
	Agostino Briasco di Sestri Ponente, su disegno di Luigi Oneto, uno yacht per 
	crociere transoceaniche.
 
 Era un cutter con scafo a mezzana in rovere di Calizzano, noce e pitch pine 
	con carena rivestita da fogli di rame. Uno yacht dalle linee robuste, le 
	forme molto affusolate per poter servire anche da deriva, ben calcolate per 
	la navigazione d'altura e dotato di robusta attrezzatura velica.
 
 Disponeva di un cannoncino a perno di bronzo, un pezzo a retrocarica di 
	fabbricazione inglese che s'allungava sulla prora tagliata ad angolo retto.
 
 Lo yacht venne chiamato Corsaro.
 
 Nel 1882, poco dopo il varo, il Corsaro partecipò alle Regate 
	Internazionali di Nizza, al termine delle quali salpò per l'Egitto.
 
 Tornato a Genova per le riparazioni, il 14 luglio fece vela per Madeira, le 
	Isole Selvagge e l'Arcipelago delle Canarie.
 
 Nel 1886 lo yacht visitò l'Arcipelago delle Azzorre.
 
 Nel 1893 il Corsaro salpò da Huelva alla volta di San Salvador, 
	ripercorrendo la rotta di Colombo. Per la traversata usò copie, da lui 
	stesso costruite, degli strumenti di navigazione in uso nel XV secolo: il 
	quadrante, l'astrolabio nautico, la balestriglia e la bussola.
 
 Il 20 luglio 1893 gettava le ancore a San Salvador dopo 27 giorni e 22 ore 
	di navigazione.
 
 Si trasferì poi a New York e Chicago per prendere parte ai grandi 
	festeggiamenti del quarto Centenario della Scoperta dell'America.
 
 Il successo dell'impresa sulla rotta di Colombo valsero a D'Albertis la 
	nomina a socio d'onore della Reale Società Geografica Italiana e la 
	promozione a capitano di corvetta della Riserva Navale della Regia Marina.
 
 Al ritorno rimase per due settimane in balìa di un violento ciclone, ma 
	riuscì a superarlo quando quando già si disperava per la sua sorte.
 
 Rientrò a Genova il 7 ottobre dopo una crociera di circa 10.000 miglia.
 
 Nel 1895 il Corsaro partì per la sua ultima crociera, diretto a Kiel 
	per l'inaugurazione del canale.
 
 Al termine della cerimonia il D'Albertis, rimasto in Germania, diede ordini 
	per il trasferimento del Corsaro a Gosport, in Inghilterra.
 
 Il 24 luglio 1895 il Corsaro, in navigazione nel passo di Calais con 
	mare grosso e forte vento, venne investito da un piroscafo inglese che non 
	gli diede il passo.
 Lo yacht, in avaria, fu rimorchiato a Boulogne, 
	dove furono fatte riparazioni provvisorie. 
 Navigò sino a Portsmouth nel cantiere Camper & Nicholsons dove però fu 
	dichiarato non più adatto a tenere il mare con sicurezza e venne in 
	conseguenza demolito.
 
 Il Corsaro fu l'ultimo yacht del Capitano D'Albertis.
 
 Morì il 3 marzo 1932 e il suo castello fu donato alla Città di Genova 
	insieme con le sue collezioni etnografiche, artistiche e marinaresche, i 
	trofei, le curiosità, i libri, le carte nautiche e geografiche e tutti gli 
	oggetti da lui raccolti in giro per il mondo.
 
 Oggi è diventato un museo (Castello 
	D'Albertis - Museo delle Culture del Mondo).
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 Biografie di D'Albertis:
 http://it.wikipedia.org/wiki/Enrico_Alberto_d'Albertis
 http://www.lisolaweb.com/it/a/un-capitano-di-mare-nella-genova-dell-800
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