LEUDO RIVANO

Origine: "Quelli della Vela" di Castrogiovanni & Massa, Genova 1969

Sino alla fine degli anni '50 si vedevano ancora i leudi o rivani nei porti e sugli arenili dell'arco ligure.

Erano soprattutto adibiti al trasporto nelle varie località rivierasche della buona sabbia del fiume Magra utilizzata per i lavori edili.

D'estate la vela, distesa orizzontalmente, serviva da cagnaro per lavorare all'ombra.

Ricordo molto bene di aver visto tante volte, da ragazzino, l'arrivo dei rivani e lo scarico sulla Calata del porto di Camogli: un uomo nella stiva riempiva con la pala una coffa (grosso cesto di vimini), la issava in coperta dove un altro, che indossava un sacco di juta piegato a cappuccio che gli scendeva sulla schiena, se lo caricava su una spalla e, ballonzolando al ritmo dell'elasticità della stretta passerella (una semplice tavola di legno)che andava su e giù, la attraversava, scaricava la sabbia sul selciato in un mucchio che pian piano ingrandiva sempre di più.

Per le note storiche e tecniche sui leudi vedansi le schede 011A, 155A, 373A, 926A.