ARCHIVIO VECCHIE VELE


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277 A.

ESPERANTO

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca della foto: anno 1920 Fotografo: sconosciuto

Origine: Detroit Publishing Company, 1880-1920

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Lo schooner a due alberi Esperanto venne costruito nel 1906 ad Essex nel Massachusetts dal cantiere Tarr & James Shipbuilders di Essex su disegno del progettista Tom McManus di Boston.

Stazza lorda 140 tonnellate lorde e 91 nette.

Lunghezza 32,60 metri, larghezza 7,60. Immersione 3,35 metri.

Venne battezzato Esperanto che nella nuova lingua internazionale significa "Speranzoso" (di battere il Bluenose nella Coppa America, cosa che peraltro non gli riuscì).

Venne varato il 27 giugno 1906. Primo skipper fu il Cap. "Marty" Welch.

Nonostante la pericolosità del compito cui era destinato, ossia la pesca d'altura nei mari tempestosi del Nord Atlantico, in tutta la sua carriera vi perse la vita un solo uomo: il 17 marzo 1916 il marinaio John Burnham di Gloucester durante una virata venne scaraventato fuori bordo dal boma di maestra e scomparve tra i flutti.

Nel 1920 il suo primo armatore, William H. Jordan & Co., rivendette lo schooner alla Gorton-Pew Fisheries di Gloucester.

Nell'autunno dello stesso anno il nuovo proprietario accettò la sfida lanciata dal giornale Halifax Herald tra gli schooner americani e canadesi più veloci ed il Delawana (vedi scheda 276A) di Lunenburg in Nuova Scozia.

Due regate vennero tenute ad Halifax in Nuova Scozia il 30 ottobre ed il 1° novembre 1920. L'Esperanto sconfisse il Delawana in ambedue le regate e portò a casa il Trofeo ed il premio di $ 4.000.

Il 30 maggio 1921, appena un mese dopo aver vinto la International Fisherman's Schooner Race di Halifax, l'Esperanto andò a scontrare il relitto sommerso della nave americana S. S. State of Virginia fuori da Sable Island, Nuova Scozia, ed affondò.

L'equipaggio scese sulle scialuppe, si allontanò a remi e fu tratto in salvo dallo schooner Elsie (vedi scheda 784A).

Lo skipper era il Cap. Tom Benham.

Molti tentativi furono fatti per recuperare il relitto; diverse volte venne riportato a pelo d'acqua dai pontoni, ma ogni volta scivolava in mare.

Dopo un mese di tentativi lo scafo era talmente danneggiato che si dovette rinunciare.

Altre immagini dell'Esperanto alle schede 278A, 279A, 280A, 281A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI