ARCHIVIO VECCHIE VELE


389 A.

GLENLEE

ISLAMOUNT - CLARASTELLA - GALATEA

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca: anno 1900 circa Fotografo: sconosciuto
Origine: South Australian State Library    -    A.D. Edwardes Collection

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il brigantino a palo Glenlee venne costruito nel 1896 dal cantiere di Anderson Rodger & Co., Bay Yard, Port Glasgow, Scozia per conto dell'Armatore Archibald Sterling & Co. Ltd. di Glasgow.

Era uno dei dieci velieri di uguale progettazione costruiti per la flotta dello Sterling.

Scafo in acciaio rivettato, della stazza lorda di 1.613 tonnellate, netta 1.490. Dislocamento 2.500 tonn.

Lunghezza 74,90 metri, larghezza 11,90. Immersione media 5,80 - max 6,86 metri.

Velatura 2800 m².

Altezza dell'albero maestro dal ponte: metri 47,85.

Disponeva di fiocchi, vele di maestra, gabbia fissa, gabbia volante, velacci e controvelacci e picco con randa e controranda.

Venne varata il 3 dicembre 1896 a Port Glasgow allestita e pronta alla navigazione.

Il 13 dicembre salpava per Liverpool in zavorra. Da Liverpool salpava con merci generali per Portland, Oregon.

Nei ventitré anni seguenti continuò con il trasporto di merci generali dall'Europa all'Australia via Capo Horn, tornando dall'Australia con grano verso i porti inglesi, dapprima per l'Armatore Archibald Sterling & Co. di Glasgow.

Il 25
marzo 1898 venne venduta alla compagnia Islamount Sailing Ship Co. (Robert Ferguson & Co. Ltd.) di Dundee.

Nel 1899 venne ribattezzata
Islamount continuando con la nuova compagnia nelle campagne del grano australiano.

Nel 1905 venne acquistata dalla Flint Castle Shipping Co. (sotto la direzione di Richard Thomas & Co. Ltd.) di Liverpool.

Nel 1918 passò sotto l'amministrazione della società John Stewart & Co. Ltd. di Londra per lo Shipping Controller della Royal Navy.

Nell'ottobre 1919 fece il suo ultimo viaggio sotto bandiera britannica da Java a Cette in Francia.

Nel 1920 venne venduta alla Società di Navigazione Stella d'Italia con sede in Milano, branca della genovese Società Italiana di Navigazione e, ribattezzata
Clarastella, venne iscritta nel Compartimento Marittimo di Genova.

Ai primi del 1922 la nave venne portata
nel cantiere Navale Triestino di Monfalcone: rimodernata, venne dotata di impianto elettrico e furono montati due motori diesel ausiliari Ansaldo da 450 CV e due eliche tripala.

A motore la sua velocità era di 8,5 nodi.

Il 29 marzo 1922 fu acquistata dal governo spagnolo per 650.000 pesetas.

Venne ribattezzata Galatea e,  armata con due cannoni da 151 mm ed il 14 dicembre 1922 entrò a Cartagena, in servizio per la Marina Spagnola.

Nel 1923 subì un ammodernamento nel Cantiere Echevarrieta y Larrinaga di Cadice (costo 1.000.000 di pesetas) che ne aumentò il dislocamento. Vennero installati un ponte volante sopra il cassero, un'asta di bompresso ed altre attrezzature per ospitare. Nel contempo vi furono installati sei cannoni da 52 mm per le salve di saluto.

Nel 1925 iniziò i viaggi di addestramento dei Cadetti di Marina.

Sino al 1969 fu utilizzata come nave scuola per i cadetti della Marina Spagnola.

Nel 1927 venne utilizzata per l'addestramento speciale dei sottufficiali di Marina.

Nel 1928 vennero sostituiti i due motori con altrettanti da 800 CV e l'unità venne assegnata alla Scuola Apprendisti Marinai Specializzati.

Nell'aprile 1931 l'unità entrò a far parte della Marina Repubblicana Spagnola.

Il 18 luglio 1936 scoppiò la Guerra Civile Spagnola mentre la nave era in mare con 49 guardiamarina e 160 marinai. Il Comandante decise di rilasciare a Ferrol, occupato dalle truppe nazionaliste.

Durante la seconda guerra mondiale venne pitturata sulle fiancate la bandiera spagnola e ne veniva issata un'altra grande sul picco, per mostrare la sua neutralità.

Nell'ottobre del 1946 durante la navigazione presso le Azzorre incappò in una forte tempesta con venti a 175 kmh dove perse l'alberatura e, sia pure sbandata di 42º riuscì con mezzi di fortuna a raggiungere Santa Cruz de Tenerife.

I danni furono notevoli e prima di riportarla alla navigazione dovette subire importanti lavori.

Nel 1954 nei pressi di New York incappò in un uragano durante il quale perse sette vele ed ebbe diversi feriti tra l'equipaggio.

Il suo ultimo viaggio come nave scuola lo compì il 15 dicembre 1959, dopo il quale l'unità
venne portata a Ferrol ed utilizzata come pontone scuola di manovra YCFN-11 sino alla sua radiazione del 30 dicembre 1982, dopo sessant'anni di servizio ed 86 di vita.

Attorno al 1960
venne ritirata dal servizio attivo ed utilizzata come nave stazionaria da addestramento ad El Ferrol del Caudillo.

Nel 1969 venne radiata dal servizio e messa in disarmo, abbandonata e quasi dimenticata in un angolo del porto di Siviglia.

Il 30 giugno 1992, messa all'asta dal governo spagnolo, venne acquistata dal Clyde Maritime Trust per otto milioni di pesetas.

Il 1° giugno 1993, dopo i necessari lavori per mantenerla a galla, venne rimorchiata a Greenock nel Clyde giungendovi il 9. Portata in bacino, iniziò il programma di restauro che durò sei anni.

Il 6 luglio 1993 riprese il nome originale di
Glenlee ed iniziarono i lavori di ristrutturazione che l'avrebbero riportata alla sua forma originale.

La spesa occorrente di 2,1 milioni di sterline venne finanziata dalla National Heritage Lottery Found, dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, dal Comune di Glasgow dall'Agenzia di Sviluppo di Glasgow.

Attualmente è ormeggiata allo Yorkhill Quay del Porto Vecchio di Glasgow ed è uno degli ultimi bastimenti del Clyde ancora esistenti.

Nella sua carriera come mercantile circumnavigò il globo quattro volte e passò il Capo Horn 16 volte, peraltro non senza incidenti.

Per la sua importanza storica è stato incluso nel registro delle Navi Storiche Britanniche.

Altra immagine della nave alla scheda 1009A.

ELENCO ALFABETICO VELIERI