ARCHIVIO VECCHIE VELE


841 A.

HIRONDELLE II

ELENCO ALFABETICO VELIERI

Epoca: anno 1913 Fotografo: Giletta
Origine: Freshwater and Marine Image Bank

autore: Marcello Bozzo NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il porto di Monaco e lo yacht Hirondelle II di S.A.S. il Principe Alberto I di Monaco (1848-1922).

Il Principe, appassionato di oceanografia, utilizzava l'imbarcazione per lo studio del mare, della fauna e della flora.

Nel 1873 acquistò il suo primo yacht, la Hirondelle I, un panfilo di 200 tonnellate con il quale farà diverse crociere.

La frequentazione del suo vecchio compagno di classe del liceo Stanislas, il dottor Regnard, vice direttore del laboratorio di Fisiologia della Sorbona, e del professor Milne-Edwards, direttore del museo di Storia Naturale di Parigi, stimoleranno la sua naturale propensione verso la scienza.

Nel 1875 la Hirondelle I, fino a quel momento semplice imbarcazione da diporto, diventerà una vera e propria nave scientifica. Il principe Alberto I solcherà il Mar Mediterraneo e l'Oceano Atlantico fino alle Azzorre. Le acque furono scandagliate fino alla profondità di 3.000 metri, un vero record per l'epoca.

Nel 1889, alla morte del padre, divenne Principe di Monaco. Nel 1891 fece costruire la Princesse Alice I, una goletta a vapore di 600 tonnellate.

Seguiranno poi nel 1898 la Princesse Alice II (1.400 tonnellate ) e nel 1911 la Hirondelle II (1.650 tonnellate ).

Tra il 1885 e il 1915 porterà a termine 28 spedizioni scientifiche.

Le spedizioni effettuate tra il 1892 e il 1897 inclusero un dragaggio a 5580 metri di profondità a sud dell'isola di Madera; seguirono poi le spedizioni a Capo Verde, in Brasile, Norvegia ed America del Nord.

La prima guerra mondiale metterà termine alle attività oceanografiche del principe Alberto I; a partire da questo periodo la Hirondelle II resterà ormeggiata nel porto di Monaco fino al 1923 per essere poi venduta in Inghilterra, un anno dopo la morte del Principe.

Il Principe ha diretto 3.698 operazioni in mare, mollando nasse per astici e reti d'altura lunghe fino a sei chilometri, portando la prova delle incessanti migrazioni marine, studiando la penetrazione della luce, utilizzando la fotografia e il cinema, scoprendo l'anafilassi, suggerendo l'utilizzo d'idrovolanti per la pesca, ma denunciando al tempo stesso i danni causati dalla pesca a strascico. Pubblicò la prima mappa batimetrica degli oceani incoraggiando le misurazioni degli abissi con gli ultrasuoni e studiando i fenomeni atmosferici che ricevono dal mare i principali elementi delle loro attività.

Nel 1906 il principe Alberto I fonderà l'Istituto Oceanografico di Monaco destinato alla scienza marina. L'Istituto include un edificio situato a Parigi, in rue Saint Jacques, dove si tengono lezioni e conferenze ed il Museo Oceanografico di Monaco, la cui inaugurazione avverrà il 29 marzo 1910.

La foto è tratta dal volume "La Mer Dans la Nature, la Mer et l'Homme", G. Clerc-Rampal, Librairie Larousse, Paris, France, 1913, pagina 122.

Collezione della Freshwater and Marine Image Bank.

Il materiale si trova presso la Biblioteca dell'Università dello Stato di Washington, USA.

Elaborazione della UW Fisheries-Oceanography Library.

ELENCO ALFABETICO VELIERI