ARCHIVIO NAVI A VAPORE

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030 B.

AURORA

Epoca: anno 1937 Fotografo: sconosciuto
Origine: da una cartolina dell'epoca delle Edizioni Fotocelere, Torino

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Motor/Yacht Taurus 1904 armatore inglese
SMS Nirvana 1905-1923 Marina Austro-Ungarica
RN Marechiaro 1924-1927 Regia Marina Italiana
RN Aurora 1928-1943 Regia Marina Italiana

Lo yacht
Aurora fu costruito in Gran Bretagna e varato nel 1904 come yacht a ruote con il nome di Taurus.

Nel 1905 la nave fu acquistata dal Ministero della Marina Imperiale Austro-Ungarica che la ribattezzò SMS Nirvana.

Dai primi del 1910 sino al luglio 1914 rimase di base a Costantinopoli come stazione di appoggio per i bastimenti austro-ungarici che vi facevano scalo.

L'8 agosto 1914 fece scalo a Brindisi in rotta da Costantinopoli a Pola.

Durante la Prima Guerra Mondiale rimase all'ancora a Pola, utilizzata come base di alloggiamenti per il personale degli idrovolanti dell'aviazione austro-ungarica.

Preda bellica, nel 1923 fu assegnata alla Marina Italiana che la ribattezzò RN Marechiaro.

Dopo consistenti lavori in cantiere fu trasformata in yacht di accademia e rappresentanza e varata nel 1928 con il nome di RN Aurora.

L'11 settembre 1943, trovandosi al largo di Ancona, fu intercettata, silurata ed affondata dalle torpediniere tedesche S-61 ed S-64.

Trovandosi nel porto di Pola dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, comandata dal TdV Attilio Gamaleri, salpava dalla base di Pola diretta a sud per evitare la cattura da parte dei tedeschi.

Durante la navigazione notturna in oscuramento, alle 03.00 della notte dell
'11 settembre 1943, giunta a 10 miglia al largo di Ancona, fu casualmente intercettata dalle due motosiluranti tedesche S-61 ed S-64, partite da Taranto e dirette a Venezia.
La S-64, più vicina alla nave, le ordinò di fermarsi.

Non ricevendo risposta la motosilurante lanciò un siluro che non partì per un guasto al tubo di lancio. Poco dopo la S-61 si portò all’attacco e lanciò due siluri in successione, uno dei quali andò al bersaglio grosso: presa a centro nave e spaccata dallo scoppio delle caldaie, la RN
Aurora affondò in pochi minuti.

Nel naufragio perirono 26 uomini, mentre altri 62 marinai vennero salvati dagli equipaggi delle motosiluranti germaniche.

Nella foto, la RN
Aurora all'ormeggio davanti alla Capitaneria del Porto di Livorno.

Note tecniche e storiche della nave alla scheda 3581C.
Altre immagini alle schede
3582C, 3583C.

ELENCO ALFABETICO PIROSCAFI