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520 B. AQUILA ABBOT L. MILLS CORALLO |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
La nave
Aquila, ex Liberty
da carico tipo Marad ECS-C1 standard n° 2253
Abbot L. Mills
in rada. Giunta a cinque miglia dal porto di Dubrovnik (Yugoslavia), mentre viaggiava con mare grosso alla velocità di 5,5 nodi urtò una mina a tribordo all'altezza della stiva n° 1. Il comandante diede ordine di fermare le eliche e diede l'allarme. Ordinò all'equipaggio, formato da otto ufficiali e 29 marinai, di imbarcarsi su due scialuppe ed abbandonare la nave. Tre guardie armate furono incaricate di allascare le scialuppe. Vedendo tuttavia che le onde riportavano le scialuppe sottobordo con la nave che con il suo rollio rischiava di affondarle, il comandante ordinò avanti adagio per portare la nave all'interno del porto di Dubrovnik. Il Direttore di macchina scandagliò la stiva n° 1 e marcò 5,48 metri d'acqua, mentre la stiva n° 2 risultava asciutta: la paratia teneva. In quel momento il pescaggio della nave marcava 8,80 m.
Alle 13:00 la nave diede fondo e l'equipaggio che
era nelle scialuppe risalì a bordo.
Con l'occasione fu trasformata in motonave: venne
sostituita la motrice con un motore Fiat diesel ed ebbe
il nome di Corallo.
Nel 1950 riprese il mare.
Nel
1965 passava alla
Compagnia di Navigazione Grimaldi SpA di Palermo e ribattezzata
Aquila. Altra immagine della nave Aquila alla scheda N° 668B. |