ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

708 B.

CALITEA


 
Epoca: anno 1938 Fotografo: sconosciuto
Origine: cartolina

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

La motonave mista passeggeri - da carico Calitea con i colori della Società Adriatica di Navigazione al passaggio davanti al monumento al Marinaio d'Italia in uscita dal porto di Brindisi.

Venne impostata il 15 novembre 1932 nei Cantieri Riuniti Dell’Adriatico di Monfalcone.
Scafo numero 1118.
Varata il 24 giugno 1933.
Completata il 12 ottobre 1933.
Stazza 4013,44 tsl, 2086 tsn.
Portata 2162 tpl.
Lunghezza m. 101,80.
Larghezza m. 15,13.
Altezza costruzione m. 7,30.
Immersione m. 5,68
Apparato motore: due motori diesel FIAT compound a due tempi ad effetto semplice.
Potenza di 5.520 C.A. siti a centro nave. Consumo giornaliero a 16 nodi = 22 tonn.
2 assi / 2 eliche a pale fisse.
Velocità alle prove 16,5 nodi, di crociera 16, max 17,2 nodi.
Capacità di trasporto: 157 passeggeri in cabina (81 in prima classe, 34 in seconda e 42 in terza) e 91 sul ponte. Merci 2671 metri cubi ripartiti in 4 stive.
Dotata di radiotelefono e radiogoniometro.

Armatore 1933 Lloyd Triestino Flotte Riunite, Trieste. Nome
Calitea.
Iscritta con matricola 342 al Compartimento Marittimo di Trieste.
Il 12 ottobre 1933 fu consegnata al Lloyd Triestino.
Venne impiegata sulla linea del Levante e del Dodecaneso.

Il 14 ottobre 1933 partiva per il viaggio inaugurale sulla linea Trieste-Venezia-Brindisi-Pireo-Rodi-Alessandria d’Egitto-Istanbul.

Continuerà con questi viaggi sino al luglio 1935 quando la linea copriva Trieste, Venezia,  Fiume, Zara, Brindisi, Canale di Corinto, Pireo, Rodi ed Alessandria d’Egitto.

Il 1° gennaio 1937 venne trasferita alla Società Adriatica Anonima di Navigazione, con sede a Venezia.

Dal settembre 1939 la nave venne impiegata anche per missioni speciali per conto del Governo.

Dall'ottobre 1939, sospesa la linea civile, fu impiegata unicamente in viaggi speciali per conto del Governo.

Giunta da Haifa ad Alessandria d'Egitto il 5 giugno 1940, il 9 giugno venne fermata nelle acque di Malta e dirottata a La Valletta per controlli contro il contrabbando di materiale bellico da parte di navi di nazioni neutrali.

Il 10 giugno 1940 l'Italia dichiarò guerra a Regno Unito e Francia. La
Calitea, ancora a Malta, era ora in un porto nemico. Tuttavia la nave non verrà catturata: il 13 giugno 1940 venne autorizzata a partire per l’Italia rimpatriando oltre 600 cittadini italiani che allo scoppio della guerra si trovavano a Malta, (che i britannici consideravano scomodi e potenzialmente pericolosi) tra i quali vi erano 364 tra marittimi e passeggeri della motonave Rodi, catturata ed in seguito inserita nella flotta britannica, mentre la Calitea in giornata giungerà sana e salva a Siracusa.

Il 25 giugno 1940 la nave venne requisita a Siracusa dalla Regia Marina, pur senza essere iscritta nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato.
Il 6 luglio 1940 alle 19:45 la nave partì da Napoli, inserita in un convoglio che passava per lo Stretto di Messina con a bordo 619 militari diretti in Libia.
L'8 luglio 1940 la
Calitea e le altre navi del convoglio entrano a Bengasi tra le 18:00 e le 22:00 concludendo la traversata senza inconvenienti. Il convoglio porta in Libia 2190 uomini (619 sulla Calitea), 72 carri armati M11/39, 232 automezzi, 5720 tonnellate di carburante e 10.445 tonnellate di rifornimenti vari.

Al ritorno fu sottoposta a lavori per adattarla al servizio bellico e tra dicembre 1940 e maggio 1941 effettuò cinque viaggi da Napoli di cui una a Tripoli e Bengasi, una a Tobruk e Rodi, e tre a Tripoli. Dalla prima di queste missioni rientra in Italia con profughi civili.

Il 3 giugno 1941 dopo l'occupazione della Grecia venne destinata ai collegamenti con le isole italiane dell'Egeo e partì da Brindisi per la prima di nove missioni a Rodi conclusesi il 27 novembre 1941.

Il 7 dicembre 1941 alle 20:10 la
Calitea salpò da in convoglio Brindisi diretta a  al comando del cap. l.c. Gaspare Lauro per Argostoli Navarino e Bengasi con un carico di con 900 tonnellate di merci varie, 99 uomini di equipaggio (69 civili e 30 militari addetti alle armi di bordo) e 283 militari italiani e tedeschi di passaggio.

Alle 7:30 dell’8 dicembre la nave subì un’avaria al motore di dritta e dovette proseguire con la propulsione del solo motore di sinistra; alle 12:30 la motonave e la sua scorta, il cacciatorpediniere
Freccia, raggiunsero Argostoli. La sosta, anche a causa del maltempo, durò tre giorni, durante i quali venne riparato il guasto al motore. Le due navi ripartirono alle 04:00 del giorno 11 per Bengasi. Vento teso, mare agitato da nordovest. La navigazione, alla velocità di 15 nodi, procedeva senza inconvenienti; il personale era in allerta, le guardie erano state rafforzate ed il comandante militare era sul ponte.

Alle 16.15 il sommergibile britannico
HMS Talisman, (capitano di corvetta Michael Willmott) in agguato a 60 miglia ad ovest-sud-ovest dell’isola greca di Schiza, avvistò la Calitea ed il ct Freccia e  in posizione 36°33’ N e 20°34’ E, a 40°, distanti circa 6000 metri a dritta.

Alle 16.22 il
HMS Talisman lanciò cinque siluri contro la Calitea da una distanza di 2100 metri. Un siluro colpì la nave a babordo entrando nella stiva numero 3. Cinque secondi più tardi fu colpita da un secondo siluro in sala macchine. Dopo le esplosioni la Calitea sbandò a babordo ed affondò in alcuni minuti nel punto 36°23’ N e 20°33’ E, a 40 miglia ad ovest dell’isola di Sapienza, 90 miglia ad ovest di Capo Matapan ed a 60 miglia per 246° da Navarino. Portò con sé oltre un terzo degli uomini ch'erano a bordo.

Il ct
Freccia lanciò 15 bombe di profondità contro il HMS Talisman, mancandolo, dopo di che raccolse 230 naufraghi.

Le vittime dell’affondamento della
Calitea furono 155: 33 membri dell’equipaggio civile, 6 membri dell’equipaggio militare e 116 militari italiani e tedeschi di passaggio.

Estratto da: http://conlapelleappesaaunchiodo.blogspot.com/

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