ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

877B.

LAURA C.
LAURA


 
Epoca: anno 1935 c Fotografo: sconosciuto

Origine: archivio

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo misto Laura C. in navigazione.

Impostato il 18 giugno 1921 nel Cantiere Navale Triestino di Monfalcone.
Numero di costruzione 116.
Varato il 3 gennaio 1923
Completato il 20 marzo 1923
Stazza 6181 tsl, 3851 tsn.
Portata lorda 8756 t.
Lunghezza m. 121,95.
Larghezza m. 16,47.
Immersione m. 9,20.

Propulsione:
1 motrice diesel a vapore triplice espansione, 3 cil Ø 686, 1118 & 1981 x corsa 1220 mm.
Potenza 512 HP nominali. Costruzione Yates & Thorn Ltd., Blackburn, UK.
Velocità 10,5 nodi.
Capacità di trasporto: 110 passeggeri in prima classe e 1530 emigranti, equipaggio 94. Totale 1724 persone.
Navi gemelle:
Ida, Alberta, Clara, Teresa, Lucia.
Le sei navi verranno impiegate soprattutto sulle linee dell’America Settentrionale.

Armatori:

1923 Cosulich Società Triestina di Navigazione, Trieste.
         Compartimento Marittimo di Trieste.
         Nome
Laura.

1924 Stessa compagnia.
         Ribattezzato
Laura C.

1932 Con la fusione di Cosulich, Lloyd Sabaudo e Navigazione Generale Italiana nella Italia
         Flotte Riunite
, il
Laura C. passa nella flotta della nuova compagnia.
         Compartimento Marittimo di Genova, matricola 109.

1939 Il 7 ottobre, in navigazione da Galveston e Houston verso l’Italia, durante il periodo
        della “non belligeranza” il
Laura C. venne fermato a Gibilterra dalle autorità
        britanniche e colà trattenuto sino al 5 novembre. Salpato da Gibilterra, il 10 novembre
        1939 giunse a Marsiglia dove venne fermato, costretto a scaricare tutta la merce e
        rilasciato il 13 novembre.

1940 Il 10 giugno l'Italia entrava nella seconda guerra mondiale. Dei sei piroscafi gemelli,
         il
Laura C. è l’unico a navigare in Mediterraneo mentre tutti gli altri furono catturati
         od internati. Raggiunse il porto di Trieste, ma non ebbe miglior sorte.

1940 Il 29 ottobre venne requisito a Trieste dalla Regia Marina. Pur senza essere iscritto
         nel ruolo del naviglio ausiliario dello Stato, venne utilizzato per il trasporto di truppe
         ed approvvigionamenti per conto del Regio Esercito.

1941 L' 11 febbraio alle 2:00 salpava in convoglio da Bari con un carico di 139 uomini, 526
        quadrupedi, 242 veicoli e 73 tonnellate di materiale logistico, giungendo a Durazzo
        alle 15.45.

1941 Il 17 marzo alle ore 7:00 salpa da Durazzo in zavorra per Bari, giungendovi alle 22.45.

1941 Il 19 aprile ore 8:00 salpava da Durazzo in zavorra per Brindisi, dove giunge il 20
         aprile alle ore 6:15. Lo stesso giorno alle 8:00 salpava in zavorra per Bari.

1941 Il 30 aprile ore 21:00 salpava da Bari per Durazzo giungendovi il 2 maggio ore 11:30
         Trasportando 733 militari e 2100 tonnellate di rifornimenti.

1941 Il 20 maggio salpa da Taranto in convoglio per Corinto. Alle 14:30 incrocia altro
         convoglio diretto a Patrasso, al quale si unisce. Il 21 maggio alle 05:40, giunti al largo
         di Capo Dukato la cannoniera di scorta
Pellegrino Matteucci saltò su una mina, posata
        dal posamine britannico
Abdiel. Stessa sorte la ebbe la nave Mirabello, accostatasi per
        prestare soccorso. Alle 14:18 anche i due piroscafi tedeschi
Marburg e Kybfels urtano
        due mine. Infine il convoglio raggiunse Valona alle ore 17:30.

1941 Il 28 giugno il
Laura C. (comandante civile cap. Giuseppe Pirino, comandante militare
        Rodolfo Muntjan), salpò da Venezia, scali Taranto e Messina, destinazione Tripoli con
        un carico di 5773 tonnellate di  rifornimenti e munizioni per le forze dell’Asse operanti
        in Nordafrica.

1941 Il 3 luglio alle ore 10:00, il convoglio venne avvistato al largo di Capo Spartivento dal
         sommergibile britannico
Upholder (capitano Malcom David Wanklyn). Alle  11.43, nel
         punto 37° 54’ N e 15° 44’ E (al largo di Saline Ioniche e presso Capo dell’Armi sulla
         costa calabra a sud dello Stretto di Messina), il sommergibile lanciò tre siluri contro il
        
Laura C. Alle 11.45, il piroscafo venne colpito da due siluri in sequenza sul lato
        sinistro. Il primo siluro andò a segno a prua, il secondo colpì la sala macchine,
        fermandole, bloccando il timone ed aprendo una grossa falla allagando le stive.

        Il
Laura C. iniziò a sbandare a babordo e ad appruarsi rapidamente e fu ordinato
        l'abbandono nave. Nel tentativo di salvare il carico fu rimorchiata all'incaglio alla foce
        del fiume Molaro, sulla spiaggia di Saline Ioniche. Affondò alle 18:15 nel punto
        37° 56,833’ N e 015° 41,816’ E.

       Dei 38 membri dell’equipaggio (33 civili e 6 militari), quattro rimasero uccisi e sette
       feriti, due dei quali morirono per le ferite riportate.

ELENCO ALFABETICO PIROSCAFI