ARCHIVIO NAVI A VAPORE


 

904B.

LOMBARDO


 
Epoca: anno 1860 c Autore: sconosciuto

Origine: da una stampa dell'epoca

autore: Marcello Bozzo  NOTE:  bozzo@agenziabozzo.it

Il piroscafo a ruote Lombardo in navigazione in una illustrazione a stampa.
Tipo: piroscafo da trasporto a ruote di 2° Classe
Scafo composito in legno e ferro con ponte di coperta parzialmente ricoperto di rame.
Dotato di attrezzatura velica a brigantino goletta: bompresso, trinchetto a vele quadre e pennone, palo a vele auriche.
Venne costruito dai Cantieri Radogna di Venezia (Austria-Ungheria).
Varato il 1° maggio 1841.

Dislocamento 1512 tonn.
Portata 238,96 tonn.
Stazza 239 tsn di registro.
Lunghezza scafo 48,35 m.
Larghezza 7,40 m.
Immersione 4,23 m.

Motrice: 1 macchina a vapore con combustione a carbone Ditta Maudsley, Sons & Field,
                Lambeth, Londra.
Potenza: 220 HP nominali.
Propulsione:  due ruote a pale articolate.
Velocità 13 nodi.

Armatori:

1841 Imperial-Regia Amministrazione dei Vapori Privilegiati, con sede in Galleria De
         Cristoforis a Milano.
         Immatricolato a Livorno per usufruire del favorevole regime doganale toscano.
         Nome
Lombardo.
         Bandiera granducale toscana.
         Venne impiegato sulla tratta Napoli - Marsiglia con viaggio inaugurale il il 20
         settembre 1841.
         In seguito entrò in servizio fra Livorno e Civitavecchia. Nel canale di Piombino fece
         collisione con il vapore francese
Pharamond proveniente da Napoli per Livorno,
         subendo danni lievi.

1842 Nel novembre la compagnia armatrice, in cattive condizioni finanziarie, decise di
         vendere il piroscafo. Non trovando acquirenti lo noleggiò alla Compagnia di
         Navigazione Napoletana
di Napoli.
        
1843 Venne noleggiato al Governo francese per il trasporto di truppe da
         Marsiglia ad Algeri, compiendo diversi viaggi.

1843 Rilevato dalla Società per l'Impresa dei Battelli a Vapore del Regno Lombardo-Veneto,
         con sede a Venezia.
         Iscritto nei registri della Marina Austriaca. Porto di Registro Trieste.
         Bandiera austro-ungarica.

1845 Nel mese di marzo, durante uno scalo a Marsiglia, fu posto sotto sequestro su istanza
        dei creditori, per essere venduto all' asta. Restò in disarmo a Marsiglia per otto mesi
        sino all'assegnazione al nuovo proprietario.

1846 in maggio venne acquisito dalla Società per la Navigazione di Battelli a Vapore sul
         Mediterraneo
di Raffaele Rubattino & C., poi Società di Navigazione a Vapore Sarda.
    
    Sede a Genova, che se lo aggiudicò per una somma pari a 420.000 lire piemontesi.
         Bandiera italiana.
         Venne impiegato per il trasporto civile di persone e merci in Mediterraneo.
         Nel 1848 fu utilizzato per riportare a Genova i superstiti dei difensori della
         Repubblica Romana.
         Nel 1851 venne immesso sulla linea postale Genova - Cagliari.
         Nel 1853 servì sulla linea passeggeri Genova - Tunisi.
         Nel 1855 fu noleggiato dal Regno di Sardegna per il trasporto di truppe durante la
         guerra di Crimea.
         Nel 1860 venne dotato di due cannoni di ferro liscio da 80 mm ad avancarica.
        11 maggio 1860: al comando di Nino Bixio trasportò i garibaldini della Spedizione dei 
        Mille. A seguito del cannoneggiamento da parte della squadra borbonica, il
Lombardo
         affondò in acque basse nel porto di Marsala.
         L'11 luglio 1860 venne recuperato e rimorchiato nell'Arsenale di Palermo per le
         riparazioni. I lavori terminarono nell'agosto del 1861.

1861 Rimesso a nuovo, non fu restituito alla Società Rubattino: indennizzata con 750.000
         lire, il
Lombardo venne iscritto dapprima nella Marina Dittatoriale Siciliana e poco
         dopo nell'istituenda Regia Marina.
         Venne messo in servizio nei viaggi tra i porti italiani per trasferire truppe, trasportare
         detenuti ai bagni penali e rimorchi di vario genere.
         Il 10 febbraio 1864 passò al comando del Luogotenente di vascello Giuseppe Deista.
         Al suo comando il 3 marzo salpò da Ancona carico di truppe destinate a Manfredonia
         e detenuti per le isole Tremiti.

1864 Nella notte fra il 12 ed il 13 marzo si incagliò su una secca dell'isola Domino del
        gruppo delle Tremiti. I tentativi di salvataggio del piroscafo si protrassero sino al
        19 marzo 1864 quando la forza del mare ruppe la chiglia. La nave venne abbandonata
        e poco dopo affondò sui fondali di Punta Vapore, tra Cala degli Inglesi e Punta del
        Vuccolo, senza causare vittime. I resti giacciono a circa trenta metri di profondità.

Il vessillo del bastimento, issato sull'albero di trinchetto, a strisce orizzontali bianche e rosse con la scritta
LOMBARDO a caratteri maiuscoli, è conservato al Museo Pepoli di Trapani.

ELENCO ALFABETICO PIROSCAFI