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927B. MICHELANGELO |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il piroscafo passeggeri
Michelangelo in navigazione lungo la costa
ligure. Tipo Transatlantico. Nave gemella Raffaello. Ordinato il 4 febbraio 1960. Costruito e progettato dal Cantiere G. Ansaldo & Co. di Sestri Ponente, Genova. Venne impostato l'8 settembre 1960. Varato il 16 settembre 1962. Madrina fu Laura Carta Camprino, moglie del Presidente della Repubblica Antonio Segni. Entrato in servizio il 12 maggio 1965. Scafo in acciaio di grande spessore. Stazza 45.911 tsl, 42.000 tsn. Dislocamento a pieno carico 42.000 t. Lunghezza m. 275,81. Larghezza m. 30,98. Immersione m. 9,32. Disponeva di 13 ponti divisi in 17 compartimenti stagni. Equipaggio 720 Passeggeri 1775 (535 in prima classe, 550 in classe cabina e 690 in classe turistica). Propulsione: 4 turbine a vapore Ansaldo, 64902 kW in due sale macchina stagne: la sala di poppa trasmetteva potenza all'elica di sinistra, la sala di prua all'elica di dritta; gli assi delle eliche erano quindi di lunghezze e inclinazioni diverse. L'asse dell'elica di dritta era lungo 88,5 metri, quello di sinistra 56. Due turboriduttori da 43.500 cavalli ciascuno. Velocità: alle prove in mare 31,59 nodi. Di crociera 26,5 nodi. Armatore: 1965 Il 21 aprile consegnata alla Società Italia di Navigazione, Genova. Compartimento Marittimo di Genova. Nome Michelangelo. Il 30 aprile, al comando del Cap. Mario Crepaz, partì per una crociera di prova nel Mediterraneo della durata di sette giorni. Con a bordo 1100 passeggeri (in prevalenza giornalisti e autorità), fece ritorno a Genova, dove il giorno dopo fu aperta al pubblico. Il 12 maggio la Michelangelo salpò per il viaggio inaugurale per New York. La traversata da Genova a Gibilterra durò tre giorni, e da lì raggiunse New York in soli cinque giorni. La nave fu accolta con grande entusiasmo: il 20 maggio dalla Municipalità fu proclamato il «Michelangelo's Day» per ricordare il primo arrivo del transatlantico a New York. Il 27 maggio, dopo una settimana durante la quale fu visitata da oltre 15.000 persone, la Michelangelo salpò per Genova con 1.620 passeggeri a bordo. 1966 In gennaio la nave venne sottoposta a lavori di modifica che le permisero di raggiungere 31,59 nodi. A febbraio riprese il servizio regolare. Tra marzo e aprile la nave fu rallentata dal perdurante cattivo tempo nell'Atlantico, terminando la quattordicesima traversata di ritorno per Genova con quindici ore di ritardo. Il 7 aprile la Michelangelo ripartì per New York, trovando ancora pessime condizioni meteomarine. Nella notte sul dodici aprile alcuni passeggeri rimasero feriti in seguito a cadute causate dal crescente beccheggio. Nella mattina del dodici aprile la tempesta aumentò di intensità, con vento forza 10 della Scala Beaufort; le cabine di prima classe a prua vennero sgombrate spostando i passeggeri a centro nave, dove il beccheggio era minore. Alle ore 10:20 la nave, appruata e sbandata a babordo, venne investita da un'onda gigantesca di prua che sfondò le sovrastrutture in alluminio della plancia e le vetrate del ponte di comando. Due passeggeri ed un cameriere che erano rimasti nelle cabine di prua morirono e diversi passeggeri ed uomini dell'equipaggio riportarono fratture o ferite. Nonostante i danni, la nave riuscì a giungere il 16 aprile a New York da dove ripartì per Genova il 20 dopo aver effettuato riparazioni provvisorie. Giunta a Genova la Michelangelo venne portata ai lavori di riparazione. A dicembre vennero effettuate le riparazioni definitive, che comportarono il rimpiazzo di tutto il frontale anteriore con altro in acciaio. 1967 Con il calo dei passeggeri di linea a causa della concorrenza del viaggio aereo, la nave iniziò ad alternare i viaggi di linea con le crociere: dal 17 al 24 febbraio fece una crociera con scali a Nassau e Saint Thomas. In maggio si recò a Montréal in occasione dell'Expo 1967, sostandovi per tre giorni. Negli anni seguenti la Michelangelo continuò ad alternare traversate transatlantiche a crociere nei Caraibi e, più raramente, nel Mediterraneo. Nel 1971 trasportò solo 4000 emigranti verso gli Stati Uniti. 1973 Il 19 ottobre partecipò al soccorso dei 35 membri dell'equipaggio del mercantile greco Eurygenes, incendiatosi in Atlantico mentre navigava tra New York e Londra. 1974 La Società Italia incrementò notevolmente il numero di crociere, organizzandone una di 24 giorni che programmava anche il superamento del Circolo Polare Artico. 1975 Il 25 marzo il Governo abbandonò le linee passeggeri della Società Italia, dando l'ordine di disarmo per la Michelangelo entro il 5 luglio dello stesso anno. Il 25 giugno la nave, con 1011 passeggeri a bordo, salpò per l'ultima volta da New York, giungendo a Genova il 5 luglio e venendo portata in disarmo in quel porto. Posta in vendita, non fu trovato alcun acquirente a causa dei costi di trasformazione in nave crociera. 1976 Nel settembre fu rimorchiata nella baia di Portovenere per liberare spazio nel porto di Genova, raggiungendo la gemella Raffaello che vi si trovava già da un anno. Nel dicembre le navi furono vendute al Governo Iraniano per 30 miliardi e 600 milioni di lire. Destinate ad alloggio ufficiali e soldati dell'Esercito dello Scià che avrebbero seguito la costruzione dei porti militari di Bushehr e Bandar Abbas. 1977 Dal gennaio al giugno i lavori di adeguamento furono eseguiti dalle Officine Allestimento e Riparazione Navi (OARN) di Genova, con il potenziamento delle lavanderie, dell'impianto di condizionamento e con l'applicazione di tendali parasole sui ponti esterni. 1977 L'8 luglio la Michelangelo salpò per l'ultima volta da Genova giungendo a Bandar Abbas undici giorni dopo. Ormeggiata su un basso fondale, durante la bassa marea la chiglia della nave strisciava sul fondo. La sabbia otturò le prese d'acqua, il caldo e l'umidità degradarono le attrezzature di bordo. La sempre più scarsa manutenzione, a causa della guerra civile che portò al potere l'Ayatollah Khomeini, fece il resto. 1980 Nell'agosto gli italiani partirono e gli impianti di bordo smisero di funzionare. La nave fu saccheggiata dalla popolazione locale e le apparecchiature furono utilizzate per scopi bellici durante la guerra Iran-Iraq. 1991 La Michelangelo, ormai ridotta ad un relitto a cui vennero asportate le sovrastrutture, fu trainata dai rimorchiatori dal fondo sabbioso su cui si era posata. 1991 Il 6 giugno fu rimorchiata sulla spiaggia di Karachi, in Pakistan, per essere demolita. Triste fine per quella che fu una delle più belle navi del mondo. Altra immagine del transatlantico Michelangelo alla scheda N° 928B. |