Epoca: anno 1927 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: foto NGI |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il piroscafo Roma fu costruito nel 1926 daí cantieri G. Ansaldo & Co. di Sestri Ponente per conto della Navigazione Generale Italiana. Prua dritta, due alberi, due fumaioli. Stazzava 32.583 tonnellate. Scafo in acciaio. Lunghezza 232,60 metri, largo 27,10. Pescaggio 12,70 metri. Propulsione con motore G. Ansaldo & Co. da otto turbine a vapore con riduttore singolo su quattro assi per quattro eliche a 220 giri, 5.553 hp con nove caldaie a doppio portello e quattro a singolo, 66 fornaci a boiler ondulato con una superficie riscaldante di 19.420 mq. Velocità 20 nodi. Aveva i quattro ponti superiori in acciaio, il ponte di coperta in acciaio foderato in teak, il quinto ed il sesto ponte della stiva in acciaio. Era dotato di 12 paratie stagne, chiglia piatta, serbatoio d'acqua di zavorra a compartimenti a doppio fondo lungo 190 metri della portata 4.622 tonnellate; serbatoio d'acqua di picco prodiero per 185 tonnellate, serbatoio di picco poppiero per 145 tonnellate e di sentina prodiera per 172 tonnellate.
Alloggiamenti per 375 passeggeri di prima classe, 300
di seconda, 300 in classe intermedia e 700 di terza classe. Varato il 26 febbraio 1926, fece il viaggio inaugurale il 21 settembre 1926 sulla rotta Genova - Napoli - New York. Nel dicembre dello stesso anno captava l'SOS del veliero Guarnieri (vedi scheda 138A) in affondamento a 100 miglia ad Est di Madeira salvandone l'equipaggio. Nel novembre 1931 fece l'ultimo viaggio su quella rotta e nel 1932 passò alla Società Italia di Navigazione iniziando il 15 gennaio 1932 i viaggi sulla stessa linea per la nuova compagnia. Nell'aprile 1933 furono modificati gli interni sostituendo la classe intermedia con la classe turistica. Dal febbraio all'aprile 1935 fu noleggiato dalla Cosulich Line e per questa compagnia fece due viaggi Trieste - Venezia - New York - Genova. Fece servizi saltuari verso il Sud America e diverse crociere in Nord Africa. Nel 1943 furono iniziati i lavori per convertirlo in portaerei con il nome provvisorio di Falco ed il definitivo di Aquila. Nel settembre 1943 dopo l'Armistizio fu sequestrato dalle autorità tedesche ed affidato alle autorità della Repubblica Sociale Italiana che tentò anch'essa (senza successo a causa dei continui bombardamenti alleati) di terminare i lavori. Il 16 giugno 1944 nel porto di Genova fu danneggiato da un bombardamento alleato ed il 19 aprile 1945 fu affondato da aerosiluranti. Recuperato al galleggiamento nel 1945, l'Aquila ex Roma fu rimorchiato alla Spezia dove fu demolito nel 1951.
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