Varo del piroscafo
Savoia (che chiameremo II° per
non confonderlo con il precedente panfilo reale avente lo stesso nome).
Venne registrato come
Regia Nave Sussidiaria di Seconda Classe.
Prua stellata,
due alberi e due fumaioli.
Impostato nel cantiere del Regio Arsenale della Spezia il 5 maggio 1921 e
costruito dalla Cooperativa Costruzioni Navali, fu varato il 1° settembre
1923.
Era destinato a nave passeggeri per la Home Line.
Soppressa la Compagnia, fu riallestito
nel cantiere di Palermo come yacht reale
ed iscritto nel Registro Navale della Regia Marina il 27 maggio 1923.
Dislocamento 5.280 tonnellate.
Lunghezza metri 136,50. Larghezza metri 15. Immersione mt. 5,43.
Motore costruito dallo Stabilimento Ansaldo di Genova su licenza Parsons
costituito da due gruppi di turbine con otto caldaie a tubi d'acqua a
combustione liquida con sistema di ricupero Howden che muovevano due eliche
provviste di riduttore di velocità su entrambi gli assi.
Potenza ufficiale: 12.000 hp/asse.
Potenza effettiva in prove di macchina: 15,500 hp/asse per una velocità di
crociera di 23 nodi.
Essendo una nave militare, fu armato di quattro cannoni da 76/40 e due
mitraglie.
Fu consegnato alla regia Marina nel luglio 1925.
Nei successivi quindici anni fu utilizzato per visite di Stato e di
rappresentanza del Re.
Non fu mai utilizzato per attività bellica.
L'8 settembre 1943 fu posto in disarmo nel porto di Ancona.
Il
14 settembre 1943 venne requisito dai tedeschi.
Il
19 luglio 1944 un'incursione aerea alleata lo affondò nel porto di Ancona.
Fu radiato dal
Registro delle Navi Militari il 27 febbraio 1947, poi recuperato e demolito.
Altre immagini del
Savoia (II°) alle
schede
250B,
251B,
252B,
253B,
371B,
482B.
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