Il mercantile
russo Gagara
viene rimorchiato all'ormeggio dopo il varo, assistito da due rimorchiatori
della Compagnia Rimorchiatori Riuniti di Genova.
La foto porta la data 12.5.1931. Tuttavia, stando alla documentazione (vedi
in calce), la nave iniziò a chiamarsi
Gagara
nel 1914 e cessò nel 1919.
Gagara
era una nave mercantile varata nel luglio 1902 dal cantiere R.
Duncan & Co., Ltd. di Port Glasgow.
Scafo in acciaio, tre ponti.
Stazza 3078 tsl, 1966 tsn.
Lunghezza m. 99,11.
Larghezza m. 14,81.
Immersione m. 6,52.
Propulsione: 1 motrice triplice espansione da 3 cil. 610-1016 & 1651 x corsa
1067 mm.
Potenza 294 hp nominali. Costruito dalla ditta D. Rowan & Co., Glasgow.
Installata corrente elettrica.
Armatori:
1902 B. L. Embiricos, (Bacchus S.S. & Co.) Andros,
Grecia.
Battezzata
Bacchus.
Bandiera greca.
Capt. N.D. Boulgaris.
1906 Bacchus S.S. & Co. (Michalinos & Co.), Pireo,
Grecia.
Nome invariato.
Capt. G.G. Saliaris
1906-1909.
Nel febbraio 1911 si arenò. Portata in cantiere, venne rimessa a galla.
1912 venduta a Withy & Co.
di Furness, GB. Porto di armamento Rotterdam.
Ribattezzata
Zandbergen.
Bandiera olandese.
1914 ceduta alla
Compagnia di Navigazione West Russian Steamship Co., porto di
registro San Pietroburgo,
Russia.
Ribattezzata
Gagara.
Bandiera russa.
Per questa compagnia fece noli con scali per lo più
tra il Mediterraneo e Mar Nero.
1914 Cap. E. Klingenberg.
1914 acquistata dal
Governo Rumeno
lasciandola registrata
con porto di armamento a
Pietrogrado sotto bandiera mercantile russa.
1918 In gennaio la nave
venne caricata di
legname con destinazione Copenhagen, ma
prima che la nave partisse i
bolscevichi la dichiararono di proprietà dello stato
sovietico,
nazionalizzandola con il nome di
Severnaya Kommuna.
Bandiera URSS.
Nel corso
del viaggio sostò a Reval, dove il 24 febbraio 1918 le autorità estoni
proclamarono
l'indipendenza.
1918 alla fine dell'anno,
caduta temporaneamente l'Estonia sotto il dominio sovietico,
la nave, che si
trovava all'ormeggio in quel porto, venne ripresa dal
governo
sovietico e portata a Leningrado.
1919
A seguito di trattative tra il governo sovietico e quello estone la nave venne
rivenduta all'Estonia, registrata a Reval divenendo
di proprietà della Repubblica
Estone.
Bandiera dell'Estonia.
Ribattezzata
Kajak.
Dotata di nuovo comandante ed equipaggio, venne inviata a Londra con un
carico
di merce da consegnare alla nuova Rappresentanza Estone in
Gran Bretagna.
1920 Il Governo Rumeno, originario
proprietario, propose appello alla Corte di Giustizia
di Londra per bloccare
la nave in quel porto e chiedere la sua restituzione, ma
essendo l'unità ad
uso mercantile, la domanda venne respinta e la nave poté ripartire
per Reval.
1928 Il Governo Estone
vendette la nave alla Reval Shipping Co., Ltd, di Tallin, Estonia.
Registrate nuove misure: 3234 tsl, 2931 t sotto coperta, 1973 tsn.
1929 Rivenduta all'armatore
E. V. Laevaso Amer di Tallinn.
Nome invariato.
1933 al 1949 armatore fu la Tallinna Laevaühisus A.S. - Tallinn
Shipping Co., Tallinn,
Estonia.
Nome invariato.
Nel 1950 requisita dal Governo URSS, Registro Tallinn, Russia.
Nome invariato.
Bandiera URSS.
Nel 1959, dopo 57 anni e
cinque cambi di nome,
venne infine avviata alla demolizione.
Altre immagini della nave
alle schede N°
835B,
N°
836B. |