La nave
Teodo
era un mercantile della classe Pola
fatto costruire dalla Imperiale Regia Marina Austro-Ungarica per il
trasporto di carbone prima e di nafta poi per il rifornimento logistico dei
propri depositi nelle basi militari dalmate ed istriane.
L'unità venne impostata il 14 marzo 1914 nello Stabilimento Tecnico Triestino (STT) di
Trieste con il numero 501 di cantiere, venne varata con il nome di
Teodo il 5 gennaio
1915, trasportata a Pola il 6 e lì fu completato l'allestimento.
Stazza 6.561 GRT, dislocamento 13.200 tonn., lunghezza 131,06 m, larghezza
17,40 m, immersione 10,39 m.
Poteva trasportare un carico di 7.000 tonn. di
carbone.
Propulsione: 1 motrice a vapore a triplice espansione STT; potenza 369 hp. -
6.700 PS (275 kW), velocità 14 nodi.
Originariamente era armata con due pezzi da 47 mm.
Il costo totale dell'unità ammontò a 3.500.000 corone austriache.
Equipaggio 112 (come SMS Teodo).
Equipaggio 37 (in seguito come HMS Empire Airman).
Venne messa in servizio il 10 febbraio 1916.
Le prove in mare
vennero effettuate il 18, a nave già iscritta nei Registri della Marina.
Dal 1° aprile fece trasporti alle Bocche di Cattaro.
Il 30 maggio era a
Pola.
Il 1° luglio alle Bocche, il 1° settembre ancora a Pola.
Il 22 ottobre trasportava 70 mine e due aeroplani alle
Bocche.
Fecero seguito diversi viaggi analoghi sino al 15 maggio 1918, quando venne
incaricata del trasporto dei naufraghi della corazzata
Santo Stefano dalle
Bocche a Pola.
Il 9 ottobre 1918 fece l'ultimo viaggio per la Marina Imperiale Austriaca
salpando dalle Bocche per essere internata a Fiume dove nel 1919 venne
sequestrata dagli Alleati.
Nel 1920 venne ceduta all'Italia in conto risarcimento danni di guerra ed
assegnata al Ministero dei Trasporti.
Nel 1921 con il nome di Barbana
fu dapprima impiegata per le necessità delle Ferrovie dello Stato sino
all'11 luglio 1923 quando passò al Ministero della Marina ed entrò in
servizio diretto nella Regia Marina con il nome di Regia Nave
Barbana.
Con la costruzione di nuove navi cisterna, il 16 maggio 1926 l'unità fu
radiata dalla Regia Marina che la vendette alla Società Anonima
Cooperativa di Navigazione Garibaldi con porto di armamento a Genova, la
quale la utilizzò come nave carboniera con il nome di
Barbana G.
Allo scoppio della seconda guerra mondiale, il 10 giugno 1940 trovandosi
l'unità al largo di Leith stivata di carbone inglese caricato a Newcastle
upon Tyne, venne sequestrata da unità della Reale Marina Britannica e
portata a Methil.
Incorporata nel Ministero dei Trasporti di Guerra con la matricola 165788
del Lloyds Register e ribattezzata Empire
Airman, venne assegnata in gestione alla
Società Mark Whitwill & Son Ltd. di Bristol e da questa impiegata in
trasporti di rifornimenti e materiale strategico tra gli Stati Uniti e le
Isole Britanniche.
Salpata il 9 settembre 1940 da Halifax (Nova Scotia, Canada) nel convoglio
atlantico HX 72 carica di minerale di ferro con destinazione Cardiff, alla
mezzanotte e 22 minuti del 22 settembre 1940, giunta nei pressi dell'isola
di Rockall a ponente della Scozia a circa 340 miglia ad ovest di Bloody
Foreland, venne colpita dal siluro lanciato dal sommergibile tedesco
U-100 al comando
del Cap. Joachim Schepke.
Su 37 marinai di equipaggio ne persero la vita 33.
Dopo l'esplosione l'unità galleggiava ancora: presa a rimorchio, essa
tuttavia affondò il mattino dopo nella posizione di 55°11'Nord e
15°07'Ovest.
I quattro sopravvissuti (il comandante R.W. Keymer e tre marinai) vennero
salvati dalla corvetta francese La Malouine
operante nella Royal Navy e sbarcati a Greenock.
Nella foto, la nave
mercantile Teodo
ribattezzata Barbana
fotografata nel periodo in cui era sotto l'Amministrazione del Ministero dei Trasporti
e data in
concessione alle Ferrovie dello Stato.
Prima di metterla in servizio le FFSS sottoposero l'unità ai
lavori di manutenzione ed ammodernamento che riguardarono l'apparato motore,
la diversa sistemazione delle stive e l'allargamento dei boccaporti di
carico. |