autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Il vapore a ruota
Sicilia in navigazione. Venne costruito nel 1853 dal cantiere J. & G. Thompson di Glasgow .Costo £ sterline 18.500. Scafo in ferro. Stazza 829 tsl, 462 tsn. Lunghezza m. 67,38. Larghezza m. 8,05. Immersione m. 5,10. Propulsione principale: motrice 2 cilindri 116,84 cm - 76,2 cm, psi 40 libbre, da 180 HP della ditta Palmers & Co. di Newcastle. Propulsione ausiliaria: vele auriche su due alberi. Varato il 16 gennaio 1853 e terminato l'allestimento, il 31 marzo 1854 salpò dal bacino del Clyde con un equipaggio di 24 uomini al comando del capitano John Carson per la consegna al nuovo Armatore a Palermo. 1854 Armatore la Compagnia Sicula Transatlantica di Luigi & Salvatore De Pace. Iscritto al Compartimento Marittimo di Palermo. La Compagnia Sicula Transatlantica venne costituita allo scopo di allestire un servizio diretto di vapori fra Palermo e New York. Durante il viaggio di trasferimento da Newcastle a Palermo, nella tempestosa notte fra il 24 e il 25 aprile 1854 tra Nizza e Antibes entrò in collisione con il vapore Ercolano di proprietà della Amministrazione della Navigazione a Vapore delle Due Sicilie che, centrato alla mezzeria dalla prua tagliente del Sicilia, girò più volte su se stesso prima di naufragare. A seguito dello scontro perirono 48 tra passeggeri ed equipaggi. Il suo primo viaggio negli Stati Uniti. Trattenuto per diversi giorni a Marsiglia per le riparazioni e per le formalità del sinistro, il Sicilia giunse a Genova, preceduto da una campagna pubblicitaria che invitava a imbarcare merci e passeggeri per New York in occasione del suo primo viaggio transatlantico. Partito da Genova alle 18 del 13 maggio 1854 diretto a Napoli e Palermo, giunse per la prima volta nella capitale siciliana il 16. Tornato nuovamente a Napoli e Sorrento per poter completare il carico per l'America, giunse ancora a Palermo il 25 maggio. Il pomeriggio del 1° giugno 1854 il Sicilia lasciò Palermo con 33 passeggeri e 38 uomini di equipaggio comandati dal capitano Ferdinando Cafiero di Sorrento, per dirigere la prua su New York. Il viaggio durò 28 giorni: il Sicilia diede fondo alle ancore nella baia di Hudson alle 8 di mattina del 28 giugno 1854. Fu la prima nave a vapore del Regno delle due Sicilie ad approdare in un porto del Nord America. Tuttavia a causa del pagamento dei danni, dei risarcimenti e delle spese di riparazione occorse, il viaggio risultò per la Compagnia un insostenibile insuccesso commerciale. Rimasto fermo per un mese a New York, il Sicilia ripartì il 30 luglio, ma dovette rientrare in porto per cambiare il carico di carbone imbarcato che risultò essere di pessima qualità, tanto da impedire una buona alimentazione delle macchine. Ripartito nuovamente il 3 agosto, fece scalo a Gibilterra il 22, a Marsiglia il 3 settembre e arrivò a Genova il giorno seguente sbarcando 30 passeggeri, 40 marinai e 593 unità di carico. Proseguì quindi il 5 settembre per Napoli, rientrando infine a Palermo il 14 settembre 1854. Il vapore venne posto in vendita per coprire le perdite societarie. Acquirenti furono le Messageries Impériales de France di Marsiglia che necessitavano di moderni battelli per coprire le nuove concessioni delle rotte postali di linea tra i porti italiani e francesi del Tirreno, oltre che per coprire occasionali viaggi a nolo fuori dagli Stretti. Al comando del capitano Giuseppe Di Bartolo, il Sicilia partì il 27 settembre 1854 per Marsiglia, dove fu consegnato ai nuovi armatori. Delle ultime vicende del Sicilia vi sono due versioni.
La prima riferisce che la nave affondò
il 20 ottobre 1854 a circa 60 miglia al largo di Cork, nell'Irlanda
meridionale. Nel naufragio il capitano, un passeggero e 35 uomini
d'equipaggio furono soccorsi dal brigantino
Franziska
di Rostock e condotti in salvo a Liverpool, da dove vennero rimpatriati con
un vapore inglese per Marsiglia. Note liberamente tratte da La Rivista Marittima, Settembre 2005, tramite http://www.ilportaledelsud.org |