Il piroscafo a vapore
Monginevro
all'ancora a Venezia con le stive vuote.
Tipo: nave mercantile poi mista passeggeri.
Varato nel dicembre 1908 dai Cantieri Navali Riuniti di Palermo.
Scafo in acciaio.
Stazza lorda 5162 t.
Stazza netta 3308 t.
Lunghezza 116,46 m.
Larghezza 15,45 m.
Immersione 7,05 m.
Propulsione: motrice a vapore a triplice espansione, 3 cilindri Ø 635, 1040 &
1718 x
corsa
1220 mm.
Costruzione G. Clark, Ltd., Sunderland, UK.
Potenza 390 HP nominali.
1 asse / 1 elica.
Armatori:
1908 S.N.A.I. - Navigazione Alta Italia Società Anonima, Torino.
Porto di armamento Genova.
Bandiera italiana.
Nome
Monginevro.
Cap. N. Gustavino 1908-1911
1911 Società Veneziana di Navigazione a Vapore, Venezia.
Nome
Veniero.
Cap. E. Gallo 1912-1913
Cap. Resecati 1914-1917
Cap. E. Giacopello 1918-1919
Cap. G. Regesta 1919-?
Venne utilizzato per i viaggi
verso l'India e l'Estremo Oriente.
1918 Il 12 giugno davanti
alla costa spagnola venne attaccato e colpito dal siluro del
smg tedesco
U-68.
Riparò ad Alfacs (110 migli a sud-ovest di Barcellona) per le
riparazioni più urgenti,
proseguendo per Genova dove fu portato in cantiere.
1932 Industrie Navali - Società Anonima I.N.S.A., Genova.
Ribattezzato
Boheme.
Utilizzato nei viaggi verso la
Cina ed il Giappone.
1935 Requisito dalla
Regia Marina Italiana, senza iscrizione del ruolo del naviglio
ausiliario dello Stato.
Utilizzato per il trasporto
truppe e rifornimenti per la Guerra d'Etiopia.
Dotato di radiogoniometro.
1936 Restituito
all'Armatore I.N.S.A. di Genova.
Nome invariato.
1937c Transmediterranea Società Anonima di Navigazione, Genova.
Ribattezzato
Panormus.
1938 c Compagnia Venezia di Navigazione, Venezia.
Ribattezzato ancora
Veniero.
1941 c Ruggiero, Merega & Vittorio De Castro, Genova.
Ribattezzata
Santa Rita.
Dal 1941 al 1943 trasporta
merci nel Mar Tirreno settentrionale tra Livorno,
Genova, Civitavecchia,
Cagliari, La Spezia e La Maddalena.
1943 Il 28 febbraio nel porto di Cagliari venne colpito da un bombardamento
aereo
inglese danneggiando lo scafo,
che però restò a galla.
1943 Il 13 maggio, colpito con le stesse modalità da un secondo
bombardamento aereo,
affonderà in porto.
1945 In giugno il piroscafo venne rimesso a galla con l'intento di
rimorchiarlo in
cantiere a Livorno per i lavori di
riparazione.
1946 Il 28 marzo, il
Santa Rita, al
comando del Capitano Salvatore Cosa, trainato dai
due rimorchiatori
Nereo
e
Pluto, navigava
tra l'isola d'Elba e Pianosa quando
alle ore 15:25 urtò contro una
delle tante mine seminate dai tedeschi al momento
dell'occupazione dell'Elba nel
1943. Con l'asportazione della prua, la nave
affondò su un fondale di 80 metri,
dove giace tutt'ora. Non ci furono vittime. |