ARCHIVIO CAMOGLI IERI

2467.      SAN PROSPERO        
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1970

Origine: cartolina                -              Fotografo: sconosciuto

NOTE:

La Chiesa ed il Monastero di San Prospero.

L 'imponente costruzione che si vede in linea d'aria sopra il porticciolo di Camogli è il monastero dei frati Benedettini Olivetani di S. Prospero.

Venne fondato nel 1880 nel luogo ove si trovava l'antica cappella intitolata a S. Prospero.

Si narra che Prospero, vescovo di Tarragona, nel 711 fuggì dalla Spagna con alcuni discepoli a causa delle invasioni arabe portando con sé le reliquie di san Fruttuoso, primo vescovo della città iberica, e dei suoi diaconi Eulogio e Augurio, martirizzati nel 219.

I fuggiaschi trovarono infine rifugio in una grotta vicina alla spiaggia all'interno di un'insenatura nascosta lungo il promontorio di Portofino, ricca di vegetazione e con all'interno una sorgente d'acqua.

Il piccolo gruppo di monaci edificò sui sassi della spiaggia a fianco della grotta una piccola chiesa. Questo fu l'embrione della futura Abbazia di San Fruttuoso.

Grazie a recenti scavi è stata riscoperta la sorgente d'acqua originaria: inglobata la grotta sotto la prima arcata dell'Abbazia a causa dei lavori di ampliamento voluti da Andrea Doria, ancora oggi dalla piccola ma perenne sorgente sgorga sempre un'acqua fresca e limpida che, passando sotto i sassi, finisce in mare.

Prospero morì alcuni anni dopo proprio dove ancora oggi corre il confine tra Recco e Camogli.

Siccome i recchesi ed i camogliesi reclamavano a gran voce le sue sante spoglie, fu deciso di issare il suo corpo sul dorso di un asinello bendato: dove questo si fosse fermato, lì si sarebbe edificato il suo sepolcro.

Così fu fatto: dopo dieci minuti di incerto cammino l'asino si arrestò sul pianoro ove oggi sorge il monastero.

Un modesto sepolcro fu edificato. Le spoglie di San Prospero furono inumate e le sue beatitudini consegnate alla pubblica devozione che dura ancora oggi,

Una curiosità: la pietra dove fu deposto il capo del Santo venne anch'essa utilizzata per la costruzione.

Seppur nei secoli la chiesetta venne più volte rimaneggiata ed ingrandita, ancora oggi quella pietra è incastonata sulla facciata del Monastero, consunta dal tocco delle dita dei pellegrini.

Il grande monastero di San Prospero venne fondato sul retro della chiesa per iniziativa dell'Abate olivetano Giovanni Schiaffino di Camogli che ne fu titolare fino alla sua morte, avvenuta nel 1887.

Da lì si può ammirare un bellissimo panorama su Camogli e sulla riviera.

Nel 1930 il monastero venne ampliato ed assunse la configurazione odierna. Al suo interno vi è una ricca biblioteca con molti volumi e pergamene antiche.

Nella piccola chiesa del monastero si trovano opere artistiche di varie epoche e affreschi con episodi della via di S. Prospero.

Presso il suo altare è collocato il mausoleo con le spoglie dell'Abate Schiaffino.

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