ARCHIVIO CAMOGLI ANTICA


773.   SINDACATO MARITTIMI  

FEDERAZIONE ITALIANA LAVORATORI DEL MARE
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca: 23 luglio 1922

Origine: Archivio "U Dragun" Camogli      Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Foto di gruppo dei partecipanti ad un congresso locale della Unione dei Lavoratori del Mare tenutasi a Camogli il 23 luglio 1922 con la presenza del segretario federale On. Giuseppe Giulietti, in piedi al centro della foto, che per tutta la vita si batté per migliorare le condizioni economiche e di lavoro dei marinai e dei pescatori.

Due anni dopo il sindacato dei Lavoratori del Mare fu sciolto d'imperio dal Governo Fascista, nel 1924.

Alcune note sulla figura di Giuseppe Giulietti (Rimini 1879 - Roma 1953):

Giuseppe Giulietti, meglio noto come Capitan Giulietti, fu sindacalista e uomo politico, rifondatore nel 1909 della Federazione Italiana Lavoratori del Mare, ne fu animatore e dirigente fino al 1924, ottenendo grandi miglioramenti delle condizioni di vita delle Gente di Mare.

Fu probabilmente il riminese più influente del Novecento e il suo ruolo fu determinante anche nella scena politica italiana dell'epoca: fervente interventista,
s'imbarcò durante la guerra in piroscafi che operavano vicino ai fronti, poi operò al ministero per stimolare lo sforzo bellico sul mare, diventando amico di Bissolati e Bonomi; aiutò il primo Mussolini, quando sembrava un socialista interventista in difficoltà e le sue mire dittatoriali non erano ancora chiare.

Quasi al termine della Prima Guerra Mondiale, sulla base di idee mazziniane, fondò la Cooperativa Garibaldi che divenne in breve tempo una temibile concorrente delle compagnie armatoriali private.

Fu eletto deputato (l'onorevole "Oceano") e appoggiò D'Annunzio nell'impresa di Fiume: dirottò una nave carica di armi destinata ai Russi Bianchi perché non favorisse la lotta contro l'Armata rossa, e la consegnò al "Comandante".

Insieme a D'Annunzio e all'anarchico Malatesta progettò anche una marcia su Roma ante litteram, che fallì perché Giacinto Menotti Serrati, l'influente leader socialista e direttore dell'Avanti! di cui voleva l'appoggio, non si fidò del vate nazionale.

Riuscì a mantenere viva e forte la Federazione durante il periodo burrascoso che precedette l'avvento del Fascismo, ottenendo addirittura lo scioglimento del sindacato fascista, ma nel 1924 gli armatori riuscirono ad allontanarlo dalla guida del sindacato, che ben presto fu sciolto per opera di Farinacci.

Giulietti fu perseguitato e confinato in Sardegna dal 1927, subì gravi lutti familiari ma nel 1945, sconfiggendo i candidati della CGIL, fu eletto nuovamente segretario della F.I.L.M. fino alla sua morte, diventando anche deputato per il P.R.I. come indipendente.

Giulietti fu a lungo ricordato dai marittimi come una figura quasi mitica, nota in tutto il mondo perché i marinai diffondevano le sue idee, di stampo pragmatico e fondamentalmente mazziniane, nei porti in cui sbarcavano.

Da: http://www.giulietti.org/Biografia.htm

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