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PERSONAGGI
Origine: Archivio Fotografo: Ferraris, Camogli |
NOTE:
Gìoxe, al secolo Giuseppe De
Bernardi, era un pescatore che abitava all'Isola, allora uno dei
quartieri più malandati di Camogli. All'alba lo sentivi canticchiare. Chissà quando era nato; si diceva che fosse di buona famiglia. Negato alle convenzioni della società. Con una barba lunga, scalzo, brache rimboccate fino al ginocchio, fischiava e cantava sempre, sereno e di buon umore, amico di tutti. "Ciao Barba", e lui sorrideva bonario. Da militare non portò mai le scarpe. Durante le esercitazioni ne toglieva una, poi l'altra e le gettava via. Tante volte venne mandato in cella di punizione ed alla fine venne congedato, ma Gioxe "il Barba" di scarpe non ne portò mai. Non si sa da chi, ma una volta venne invitato in una casa per bene: vi andò in tuba e marsina, ma scalzo. Il figlio di un celebre sarto di Camogli ci raccontò che un giorno il Barba si presentò in laboratorio da suo padre con due sacchi di juta, pretendendo che il maestro artigiano gli confezionasse un abito per la mezza stagione, logicamente con i calzoni tagliati sotto al ginocchio. Girava sempre con una padella in testa: era il suo desinare che si preparava la sera prima. Girava a far servigi per tutti e la casseruola di terracotta con lui. Voleva bene ai bambini ed alle bestie: quante volte lo si vedeva distribuire cibo alle povere bestie girovaghe. Barba chiamava i bimbi, poi gettava in aria una manciata di centesimi sui quali essi saltavano sopra per guadagnarsi alla svelta un sorbetto. Un giorno Barba morì. Era vecchio, la morte se lo prese per strada mentre fischiettava con la casseruola in testa. Al mattino seguente la città si svegliò presto come di consueto, ma Barba non c'era più. Estratto da Camogli Acquarelli, Castrogiovanni & Ansaldo, Canessa Rapallo 1965. |
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