ARCHIVIO CAMOGLI IERI

3216  SANTA MARGHERITA 
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1951

Origine: cartolina Ed. Brunner & C., Como  -  Fotografo: sconosciuto

NOTE:

Covo di Nord-Est.

La sua costruzione venne iniziata nel 1898 come abitazione privata. Avrebbe dovuto essere una casa incastonata nella roccia direttamente a picco sul mare.

L’aveva fatta costruire il barone torinese Alberto Franchetti, musicista, il quale, innamoratosi perdutamente di una cantante lirica austriaca, divenuta sua amante, avrebbe voluto costruire un castello alto 50 metri con un teatro sul retro, dopo l’attuale ponte che si trova sulla strada verso Portofino.

Nel 1903 un destino tragico non gli permise di concludere l’opera, che tornò alla famiglia Ciurlo/Costa.

Dopo anni di abbandono, nel 1934 l'immobile divenne un locale pubblico con un nome che diventerà presto famoso, il di "Covo di Nord-Est".

Durante il fascismo si chiamò “Tana di Nord-Est” in quanto più gradito al regime ma, una volta deposto Mussolini, per un breve tempo si chiamò "Capo di Nord-Est" per tornare, poco dopo, alla primitiva denominazione.

Un posto davvero mitico, quel Covo di Nord Est fra Santa Margherita Ligure e Portofino. Disteso sul mare blu cobalto del Tigullio, con il porticciolo naturale di Punta Pedale, che vedeva attraccare le barche di magnati e regnanti di tutte le bandiere.

Il Covo di Nord Est ha scritto la storia della vita notturna a Santa Margherita e in tutta la Liguria. Ma non solo. Era il locale più gettonato d’Italia, negli anni Sessanta e Settanta. Quello del Covo di Nord Est, insieme ad altri grandi locali internazionali, era il ritrovo chic per eccellenza.

Immagini del Covo in ordine cronologico presenti nel sito:

                                        Nel 1908 alla scheda N° 3601.
                                        Nel 1920 alla scheda N°
368.
                                        Nel 1930 alla scheda N° 3602.
                                        Nel 1940 alla scheda N° 3629.
                                        Nel 1951 alla scheda N° 3216  (questa)
                                        Nel 1954 alla scheda N°
3244.

Note storiche estratte da: https://covodinordest.it/

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