Castel Dragone, lavori di consolidamento, 1954

Contemporaneamente alla realizzazione del Belvedere sulla Bardiciocca, iniziavano grandi lavori di rinforzo al Castel Dragone.

Infatti l'aumentata furia del mare (così dicevano i vecchi) aveva prodotto l'erosione di una grossa faglia di roccia proprio sotto il Castello.

Ricordo che dal piazzale a retro, sotto la parete del torrione, si vedeva il mare lucente da un largo foro nel quale noi ragazzini ci divertivamo, quando il mare era calmo, a gettare sassi e pezzi di legno per udire lo splash ingrandito dall'eco cavernoso, oppure ascoltare per ore il rombo terrificante del frangersi delle onde con il mare grosso e lo spruzzo che, salendo come fumo nel camino per oltre trenta metri, ci vedeva tutti in attesa con la testa sporgente sul buco a gridare: "Arriva! Arriva!" lavandoci la faccia.

Le importanti opere di consolidamento, con la realizzazione di alti contrafforti, muraglioni di sostegno e frangiflutti a mare durarono più di un anno ponendo fine al nostro divertimento, ma misero in sicurezza l'antico complesso divenuto nel frattempo uno dei simboli di Camogli, presente pure nello stemma cittadino.

Bisognava assolutamente evitare di fare come gli amici della vicina Recco, che distrussero la loro torre sul mare dopo averla messa nello stemma cittadino (ogni tanto riaffiora l'antica rivalità stracittadina...).