3719       CASTEL DRAGONE    
Autore: Marcello Bozzo         bozzo@agenziabozzo.it
Epoca:  anno 1954

Origine: archivio                         -                     Fotografo: sconosciuto

Durante i lavori di consolidamento del Castel Dragone venne controllato anche lo stato del fondale davanti agli scogli della Bardiciocca.

Qui un palombaro viene aiutato a vestirsi prima della discesa sul fondo.

Al centro del gozzo, la vecchia pompa a mano che doveva insufflare l'aria nel pesante elmo che l'uomo doveva indossare.

Lavorare sott'acqua era un lavoro difficile e pericoloso, specie per i mezzi di cui allora si disponeva: dovevano vestirsi di lana (sott'acqua fa freddo ma dentro una muta di gomma si suda), appesantirsi con i piombi al petto, ai fianchi e con gli scarponi piombati ai piedi, operando in un ambiente ostile appesi ad un tubo nel quale due usurati stantuffi cercavano di inviare poca aria puzzolente di grasso e catrame e, come unico mezzo di comunicazione con la superficie, una sottile cima da tirare una, due, tre volte, alla bisogna.

Erano comuni, tra i palombari più anziani, le malattie polmonari.