Epoca della foto: 23 gennaio 1902 | Fotografo: sconosciuto |
Origine: Archivio |
autore: Marcello Bozzo NOTE: bozzo@agenziabozzo.it
Nome | General Garibaldi |
Tipo | incrociatore corazzato |
Classe | Giuseppe Garibaldi |
Unità |
General Garibaldi (1895 Argentina) Nisshin 1903 (Giappone) Kasuga 1902 (Giappone) General San Martin (1896 Argentina) General Belgrano (1897 Argentina) Cristobal Colón (1897 Spagna) Pueyrredón (1897 Argentina) Giuseppe Garibaldi (1899 Italia) Varese (1899 Italia) Francesco Ferruccio (1902 Italia) |
Cantiere | Cantieri Ansaldo di Genova Sestri |
Impostazione | 25 luglio 1893 |
Varo | 26 giugno 1895 |
Completamento | 1896 |
Servizio | 12 ottobre 1896 |
Dislocamento | normale 6.773 tonn. |
Dimensioni |
lunghezza
f.t. 111,76
m. lunghezza p.p. 104,86 t. larghezza 18,19 m. immersione 7,11 m. |
Motore |
2 motrici alternative
verticali a triplice espansione 24 caldaie potenza 13.000 ihp 2 eliche |
Velocità | 19,7 nodi a 14.713 ihp |
Autonomia | 4.500 miglia a 10 nodi |
Combustibile | carbone 1.200 tonn. |
Protezione |
acciaio cementato sistema Harvey ponte da 38 a 50 mm. cintura da 50 a 150 mm. batterie 50 mm. scudi artiglierie da 100 a 150 mm. torrione da 50 a 150 mm. |
Armamento |
2 pezzi singoli Armstrong da 254 mm. / canna 40 calibri 2 pezzi da 203
mm. / canna 45 calibri 10 pezzi da 76 mm. / canna 40 calibri 6 pezzi Hotchkiss Mk I da 47mm. / canna 50 calibri / proietto 3 libbre 2 mitragliere Maxim MG 4 tubi lanciasiluri da 450 mm. |
Equipaggio |
permanente effettivo 484 di complemento 1.200 |
Disarmo | 31 agosto 1931 |
Radiazione | 20 marzo 1934 |
Destino | demolita 1937 |
Note tecniche |
Una delle più moderne navi dell'epoca, aveva lo scafo in acciaio. Realizzata dall'Ansaldo di Genova su progetto dell'Ispettore Generale del Genio Navale Ing. Edoardo Masdea, era un ibrido tra l'incrociatore e la nave da battaglia: leggermente più lenta del primo, disponeva però dell'armamento della seconda. Costo: 752.000 lire sterline pagabili in quattro rate. Adatta al combattimento di squadra, aveva buona velocità per sfuggire alla superiorità degli avversari. Questo tipo di nave ebbe molto successo e ne vennero costruite dieci unità per quattro diverse marine nazionali. |
Note storiche |
La vicenda di questa unità fu particolare: il
finanziere genovese Ferdinando María Perrone, membro della famiglia Ansaldo,
a quel tempo risiedeva a Buenos Aires. Approssimandosi la guerra tra l'Argentina ed il Cile, egli fece pressioni affinché la Marina Italiana cedesse i contratti per la costruzione di due unità alla Marina Argentina, che furono firmati il 14 luglio 1895. Sotto la nuova bandiera le navi vennero chiamate General Garibaldi e San Martín. In sostituzione delle due unità la Regia Marina ne ordinò la costruzione di altre due, che anch'esse però furono vendute all'estero, una alla Spagna che la battezzò Cristóbal Colón e l'altra ancora all'Argentina che la chiamò General Belgrano. Una quinta unità dello stesso tipo, che il governo cileno tentò di accaparrarsi, fu invece venduta ancora all'Argentina che la battezzò Pueyrredón. Finalmente la marina italiana riuscì ad acquistare i tre successivi incrociatori che chiamò Giuseppe Garibaldi (1898), Varese (1898), Francesco Ferruccio (1899) Nel 1902 due altre unità, il Bernardino Rivadavia ed il Mariano Moreno (in origine chiamato Mitre) vennero commesse alla Ansaldo dal governo argentino. Tuttavia, terminando il conflitto con il Cile e scemando l'interesse dell'Argentina, vennero meglio vendute al Giappone, in conflitto con la Russia, che le utilizzò per molti anni con i nomi di Kasuga e Nisshin. In totale furono costruite dieci unità del tipo Giuseppe Garibaldi. La General Garibaldi venne consegnata a Genova al governo argentino il 12 ottobre 1896. Lo stesso giorno partì per Buenos Aires dove giunse il 10 dicembre, entrando in servizio nella Flotta. Il 21 gennaio 1903 venne messa in disarmo. Riarmata, dal 1908 prestò servizio di addestramento per le specialità Fuochisti, Scuola di Artiglieria, Ufficiali di Coperta, Segnalatori e Macchinisti. Nel 1919 durante la "settimana tragica" fu inviata a Buenos Aires. In seguito svolse compiti di rappresentanza. Classificata nave scuola nel 1930, il 31 agosto 1931 venne rimessa in disarmo. Dal 1932 al 1933 fu utilizzata per estrarne pezzi di ricambio per le gemelle in servizio sino a che, il 20 marzo 1934, venne definitivamente radiata. Il 5 novembre 1935 fu venduta alla ditta Julián Nery Huerta per la somma de $ 150.000. Questa cedette la nave alla Compagnia Trasatlántica S.A. Argentina Comercial y Marítima, che la rivendette a demolitori svedesi. Salpò con i propri mezzi dall'ormeggio di Río Santiago con equipaggio svedese e, giunta in Svezia, venne demolita nel 1937. |
Didascalia | |
Foto | Altre immagini dell'incrociatore corazzato General Garibaldi alle schede 2294C, 2295C, 2849C, 3679C. |